È durata circa due ore la protesta degli operatori del 118 dell’Asp di Catanzaro sotto agli uffici del Commissario ad acta per il Piano di rientro Guido Longo alla Cittadella regionale. Al centro delle rivendicazioni una serie di questioni attinenti all’operatività del servizio e alle indennità che non sono state riconosciute. Come quella per l’emergenza Covid-19, a detta degli operatori ancora non erogata «nonostante i 16 milioni di euro stanziati dal Governo siano arrivati già da parecchi mesi». E poi il mancato pagamento degli straordinari e soprattutto il mancato rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai dal 2009. Inoltre c’è la questione dell’indennità aggiuntiva riconosciuta per le ore di lavoro straordinario che ammonta a 5,50 euro: in tanti la ritengono non solo inadeguata e per nulla rispondente al reale rischio professionale sopportato e all’importanza che il servizio svolge per il territorio, ma addirittura un insulto alla professionalità di medici e infermieri. Le difficoltà si registrano anche per gli autisti delle ambulanze ai quali è stata revocata l’indennità per rischio biologico: «Non siamo solo autisti - ha spiegato uno di loro, Gaspare Cavaliere - ma il nostro supporto all’equipe è attivo e totale, quindi anche noi siamo esposti agli stessi rischi».
In un quadro così complesso, infine, s’innesta la procedura con cui l’Asp di Catanzaro ha avviato il recupero coattivo delle somme erogate agli operatori tra il 2010 e il 2019 proprio a titolo di indennità aggiuntiva: secondo il punto di vista dell’Asp quelle somme furono erogate indebitamente e devono essere restituite all’Ente dagli operatori. Un’interpretazione, neanche a dirlo, fortemente contestata dagli operatori e che ha portato ad una concreta riduzione del servizio sul territorio conseguente alle dimissioni di alcuni medici e infermieri.
Tutti questi punti sono stati discussi in un incontro tra il commissario Longo e una delegazione di manifestanti: «Il commissario è stato molto disponibile ad ascoltare le nostre problematiche: non ci ha potuto dare particolari riscontri in merito alle nostre richieste, ma ci ha assicurato che ci è vicino e che approfondirà le questioni così da poter dare delle risposte. Lo ringraziamo quindi per l’attenzione e la disponibilità dimostrate e rimaniamo in attesa di sviluppi. Per quanto attiene all’indennità Covid-19 ci ha spiegato che quei fondi dipendono dall’Asp e dunque rimaniamo in attesa di avere informazioni in merito».
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