Festa senza regole a Catanzaro, Morabito (Siulp) e Morelli (Fsp): la politica rimedi alle scelte del passato
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"Considerata la vergogna che i catanzaresi stanno “subendo” in queste ore con la diffusione social, e anche mediatica, di un video che ritrae una festa tenutasi fuori da ogni regola in un quartiere a Sud della città, la politica, tutta, di maggioranza e di opposizione, dovrebbe interrogarsi ed effettuare tutte le valutazioni del caso per fornire risposte certe ed adeguate ai cittadini che, sempre più, richiedono che la città capoluogo riacquisti l’onore e la rispettabilità di un tempo." Lo sostengono in una nota congiunta Gianfranco Morabito e Rocco Morelli, rispettivamente Segretario Provinciale dei Sindacati di Polizia Siulp ed Fsp, nel commentare le immagini rimbalzare sui social nelle ultime da viale Isonzo di Catanzaro. "Allo stesso modo - dicono i Segretari Provinciali del Siulp e dell'Fsp - è necessario che le 'energie' sane della città, ed in primis il mondo imprenditoriale e professionale, prendano le distanze con fatti concreti, evitando comportamenti ambigui, conniventi e demagogici, da quei fenomeni criminali che, con tanta tracotanza ed una condizione di perenne impunità sociale, “sporcano” letteralmente il tessuto buono della città. Registriamo però - continuano Morabito e Morelli - come la politica catanzarese e quella parte di società che si divide tra risolini idioti e indignazione di circostanza, non ha forse ancora maturato gli anticorpi necessari per prevenire questo tipo di episodi intrisi di tracotanza e spregio delle regole. Saranno ancora una volta - aggiungono i responsabili di Siulp ed Fsp - i colleghi delle diverse Forze dell’Ordine a dover porre rimedio ed intervenire per far rispettare le regole in un territorio dove la legalità non è linea di confine, ma un ostacolo da superare. Difatti, se per quella festa, organizzata e portata a termine senza il minimo rispetto anche con l'intrattenimento musicale di un pregiudicato catanese, ci saranno ipotesi di reato, come sempre saranno Forze dell’ordine e Magistratura a deciderlo, e siamo certi che lo faranno con solerzia, senso del dovere e delle Istituzioni. Un ostacolo basso però a quanto si vede perché, come sempre, oltre a Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, magistratura, nessun soggetto istituzionale è presente in quei quartieri". Per questo motivo Morabito e Morelli hanno rivolto "un ennesimo appello alla politica catanzarese affinché colga l'occasione per rimediare alle scelte errate operate in passato. Lo rivolgiamo con gran forza invitando tutti i soggetti politici, tanto di maggioranza che di opposizione, a sostenere la battaglia che le segreterie provinciali del Siulp e dell'Fsp catanzarese stanno portando avanti da mesi: istituire un Reparto Mobile nel capoluogo catanzarese perché soltanto mediante l'implementazione del controllo del territorio si può impedire che simili situazioni abbiano a ripetersi in futuro. È anomalo, oltre che unico caso sull'intero territorio nazionale, che nel capoluogo di Regione - concludono Morabito e Morelli - non esistano presidi di Reparti Mobili o di Prevenzione Crimine, diversamente dalle altre città calabresi che evidentemente godono di una maggiore considerazione politica. Riflettiamo insieme!"