Gratteri a Vibo: "Non sentivamo il bisogno di queste riforme. La 'ndrangheta non è imbattibile"
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"Non parlo per simpatie o antipatie. Parlo perché sono preoccupato è dispiaciuto per le sorti del nostro distretto. Il grande lavoro fatto in questi anni, l’essere riusciti a conquistarci un po’ di credibilità. Mentre in Italia la credibilità scende, qui a Catanzaro ho la sensazione che la ci sia un vento diverso. Questa estate a Rombiolo c’erano mille persone, siamo stati a Corsico settimana scorsa e c’erano 400 persone almeno, molte di più rispetto a quando andavamo prima". Nicola Gratteri a Vibo per presentare il suo libro è un fiume in piena. "Siamo come un allenatore che cerca di motivare e non dobbiamo perdere questo patrimonio senza assuefarci. Sono arrabbiato perché di queste riforme non avevamo bisogno eppure queste riforme si fanno quando ci sono tutti e passa la qualsiasi con le larghe intese. Vent'anni anni fa i giornali avrebbero scritto a caratteri cubitali, se l’avesse fatta Berlusconi avrebbero fatto le barricate. Non sopporto questa doppia morale. Cosa c’entra l'improcedibilità con quello che ci chiede l’Europa? La Cartabia ha detto che se i magistrati dicono che la riforma non è buona, allora è bellissima. Sapete tutti che non dovrei parlare, perché ho fatto domanda per andare a Roma alla procura nazionale, ma non ho paura di affrontare le persone con la spina dorsale retta. Questo lusso ce lo possiamo permettere e continuerò fino allo sfinimento a dire che questa riforma non serve. Perché è tornata in CdM? Hanno iniziato a mediare facendo una sorta di elenco di salvaguardia di alcuni reati. Tranne i grandi processi gli altri si fanno in due anni. Erano appagati tutti e intervengo io e dico: ma corruzione concussione e peculato non vi disturbano? L’operaio che cade dal quarto piano sarà un processo che si svolgerà in due anni? La vedova cosa dirà ai bambini? Queste cose passano come acqua fresca, siete anestetizzati dalla Tv e dai tg che parlano di Covid, di no Vax, gossip, sport. Di riciclaggio, di reati contro la PA, di mafie non si parla. Fa gioco facile a certa politica dire che le mafie non esistono. Alcuni giornali dicono che le mafie le teniamo in vita noi. Mi dispiace perché migliaia di persone credono in noi. Hanno messo la loro vita nelle nostre mani e non possiamo abbandonarli. Non vorrei che qualcuno di questi in appello si trovi il cartello “improcedibile””. E sul territorio Vibonese: "Abbiamo fatto un gran lavoro in questi anni e sono convinto che Vibo sia una città molto migliorata sotto il profilo della lotta alla criminalità. Ma continuo a invitare tutti i cittadini a collaborare, solo così se ne esce. La 'ndrangheta non è invincibile. La mancata conferenza stampa dopo la cattura di Morelli e Tomaino? Sono le conseguenze delle nuove disposizioni, nel silenzio assordante dell'ordine e del sindacato dei giornalisti. Io dovrei ribellarmi? Io faccio il Procuratore capo. Siete voi che dovete ribellarvi se ritenete che l'opinione pubblica venga tenuta allo scuro di elementi importanti. Chiedete conto ai politici".