Sant'Onofrio, non avevano diritto al reddito di cittadinanza. Sequestro beni per 30mila euro
Nel recente passato i carabinieri di Sant’Onofrio (in provincia di Vibo) sono stati particolarmente impegnati nel contrastare condotte fraudolente ai danni dello Stato con particolare riferimento all’accertamento di presunte irregolarità nella percezione di emolumenti e contributi destinati alla fasce più povere della popolazione. Le attività, coordinate dalla Procura della Repubblica, non si sono esaurite con la segnalazione dei presunti illeciti, ma sono state oggetto di appositi approfondimenti disposti dal Procuratore Camillo Falvo che ha richiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia l’emissione di decreti di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili anche per equivalente, per ora nei confronti di due fra i soggetti segnalati, al fine di recuperare e congelare le somme che si presumono indebitamente erogate. Il provvedimento, eseguito dai carabinieri di Sant’Onofrio, prevede infatti la possibilità nel caso in cui non siano più disponibili le somme elargite di procedere al sequestro di altri beni, nella disponibilità degli indagati, sino al raggiungimento di una cifra pari a quella che si presume illecitamente percepita. Nel caso in questione sono stati sottoposti a vincolo un’autovettura del valore di 17mila euro e un immobile il cui prezzo di mercato si aggira intorno agli 11mila euro.