Soverato conferma per il sesto anno consecutivo la bandiera blu, il riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici. Ma basta per attrarre i turisti? Secondo il presidente della Pro Loco di Soverato, Giuseppe Chiaravalloti, serve anche programmare gli eventi. «Il 12 agosto ci sarà la sagra del pesce azzurro che ormai è diventata un punto di riferimento per tutto il territorio ma so che tante altre associazioni si stanno attrezzando per offrire una serie di eventi. Ma non ci sono solo eventi. Soverato si conferma essere un principale polo di attrattiva per la socializzazione. Le discoteche sono piene di ragazzi che vengono dal comprensorio. Una cittadina che ti offre divertimento stando in sicurezza, visto che i locali sono tutti raggiungibile a piedi e questa è una caratteristica che poche città hanno in Italia. Ma Soverato è anche cultura visto che si può ammirare la Pietà di Antonello Gagini, custodita dal 1521 nella chiesa di Maria Santissima Addolorata e siamo stati citati dal Times in un apposito articolo. LA Pro Loco sotto questo aspetto si sta attivando per l'attivazione di percorsi culturali e da qui a breve ci sarà una brochure che indirizzi alle principali mete del comprensorio». Soddisfatto del riconoscimento il sindaco di Soverato, Daniele Vacca. Ma ora si punta a fare sempre di più e meglio. «Andremo a delimitare il parco protetto della Baia dell'ippocampo, dove vivono i cavallucci marini che hanno bisogno di acque marine pulite. Abbiamo abbattuto le barriere architettoniche creando anche una nuova isola pedonale su Corso Umberto, oltre a quella già esistente del lungomare con una lunga pista ciclabile. Stiamo lavorando sulla delocalizzazione del depuratore, visto che l'impianto attuale si trova sull'arenile, in modo da garantire un servizio più efficiente riuscendo anche a realizzare un porto turistico, ma sicuramente bisogna lavorare sui servizi turistico-alberghieri perché il modo di fare le vacanze è cambiato. Non esiste più la vacanza di 15 giorni o di un mese ma vengono concentrate in una settimana o nel fine settimana. Il turista deve trovare strutture ricettive di qualità. Non abbiamo bisogno di ulteriori strutture ma puntare sulla qualità». Critico, sotto questo aspetto, Egidio Bencivenni, dell'Heaven terrazza Hotel San Domenico. «Si parla di turismo, di pienoni in Calabria ma a metà luglio le spiagge sono vuote. Non ci sono quelle presenze che ci aspettavamo. Se andiamo avanti così la stagione è fallita. La Bandiera blu è un punto a favore perché significa avere la certificazione che quel posto ha il mare pulito e offre determinati servizi ma, anno dopo anno, ci ritroviamo a parlare sempre degli stessi problemi quindi significa che c'è qualcosa che non va. Certo, l'aumento dei contagi e la crisi energetica che porta le persone a essere più prudenti è una realtà che fa sì che le presenze turistiche latitino. Si spera quantomeno che nel mese di agosto le cose possano cambiare. Io vivo a Soverato da 10 anni e sento parlare sempre degli stessi problemi. Ma, invece di risolverli, se ne aggiungono altri. Una cosa basilare è il ricambio generazionale. Se in tutte le cose, a partire dalla politica sino alle attività imprenditoriali, non c'è il ricambio generazionale, Soverato non può scrollarsi da un peso che si porta dietro da anni». Infine, la proposta: «L'indotto universitario di Catanzaro può essere una piccola ancora di salvataggio. Se il Comune o chi per lui riesce a sfruttare questo indotto, penso che Soverato possa quantomeno lavorare anche in mesi non prettamente estivi. E poi potenziare le infrastrutture viarie per favorire i collegamenti con Lamezia Terme, che al momento si conferma come lo scalo aereo più caro d'Italia».