Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo istriano, fiumano e dalmata. Della ricorrenza se ne discute oggi anche a Vibo Valentia con un doppio appuntamento. Il primo si è svolto stamattina all'Istituto Murmura alla presenza di Lucilla Crosilla, esule da Canfanaro d'Istria, autrice del libro "Scrivere perchè", da anni impegnata nel testimoniare la tragedia che ha coinvolto la sua famiglia. Oggi pomeriggio altra iniziativa, organizzata dall'amministrazione comunale, a Palazzo Gagliardi alla presenza sempre della Crosilla e di altre numerose autorità istituzionali tra cui il vescovo della diocesi Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro.
Sono stati tantissimi gli studenti che hanno partecipato all'iniziativa di stamattina alla "Murmura": un momento identitario fortemente voluto dal dirigente scolastico Tiziana Furlano e dalle docenti Monica Facciolo e Patrizia Miniaci. "Una tragedia per tanti anni nascosta e taciuta. Io mi sono ripromessa - ha sottolineato la Crosilla - di parlare e testimoniare fino a quando potrò: mi fa molto piacere parlare ai più giovani. Sono stati infoibati due fratelli di mio padre: del più grande non ne sono state trovate le spoglie, del secondo invece sì: aveva 26 anni. La figlia di un altro fratello è morta nella strage di Vergarolla, una strage ancora molto poco conosciuta".
Sull'importanza di conoscere la storia e far crescere nei ragazzi una coscienza civile che sia consapevole di tutti gli eventi tragici della storia, ne hanno parlato anche il dirigente scolastico Furlano e l'assessore alla Cultura del Comune di Vibo, Antonella Tripodi.
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