Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 26 Novembre 2024

Sede Dia in un bene confiscato, a Catanzaro inaugurazione con il ministro Piantedosi

Il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, è arrivato a Catanzaro per presiedere una serie di appuntamenti istituzionali.

L'inaugurazione della sede DIA

«Un segno importantissimo, di grande considerazione per la Dia e Catanzaro». Con queste parole il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, questa mattina ha inaugurato la nuova sede del Centro operativo Dia di Catanzaro, allestita in un immobile confiscato alla m'ndrangheta: all’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, anche il capo della Polizia, Lamberto Giannini, e il direttore della Dia, Maurizio Vallone. «Eleviamo il livello di questo centro: ci sarà sicuramente - ha aggiunto il ministro Piantedosi - una implementazione degli organici, confidiamo molto sulla capacità di applicare sempre più la professionalità della Dia sui territori. Catanzaro non è un piccolo centro, è un capoluogo di regione, è un centro molto importante per noi dal punto di vista della sicurezza, e sicuramente sarà destinataria degli investimenti migliori». L’evento di Catanzaro si è svolto in videocollegamento con i Centri operativi della Dia di Bologna e Brescia, che sono stati contemporaneamente inaugurati. «La priorità è la lotta a tutte le organizzazioni criminali. La 'ndrangheta è sicuramente una delle organizzazioni più importanti dal punto di vista dello spessore criminale e sicuramente alla 'ndrangheta vengono indirizzate le migliori risorse ma la lotta è a tutto il crimine organizzato». Successivamente Piantedosi si recherà alla prefettura di Catanzaro dove presiederà una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e le sicurezza pubblica e poi assisterà alla sottoscrizione di una convenzione sulla gestione e l’utilizzo dei beni confiscati. 

Intervista a Maurizio Vallone, capo nazionale Dia


Vallone: "Questo ufficio avrà più uomini e più mezzi"

«Segnale importantissimo perchè dove prima c'era la mafia, c'era riciclaggio, oggi invece c'è la Dia e c'è lo Stato e quindi una ulteriore presenza in questo territorio». Lo ha detto il direttore della Direzione investigativa antimafia, Maurizio Vallone, all’inaugurazione della nuova sede del Centro operativo Dia di Catanzaro, allestita in un immobile confiscato alla 'ndrangheta. L’inaugurazione è stata presieduta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. "Ancora più importante - ha proseguito Vallone - è il fatto che da sezione questo ufficio viene passato a Centro operativo, e questo vuole dire che viene elevato di livello dirigenziale, avrà più uomini e più mezzi e più possibilità di combattere la criminalità organizzata in un territorio vasto e complesso qual è quello del Catanzarese, del Vibonese e del Crotonese. L’impegno della Dia qui da sempre è notevolissimo, e adesso lo sarà ancora di più: l’inaugurazione e l’elevazione del Centro operativo è un segnale di grande attenzione dell’intero Dipartimento e della direzione della Dia per questo territorio che - ha concluso Vallone - ha necessità di una fortissima presenza per contrastare una criminalità organizzata particolarmente aggressiva e che richiede grande professionalità per contrastarla».

Giannini: "Questa sede testimonia la presenza dello Stato"

«E' stata avvertita l’esigenza forte di cercare di rafforzare ancora i presìdi di lotta contro la criminalità organizzata». Lo ha detto il capo della Polizia, Lamberto Giannini, all’inaugurazione della nuova sede del Centro operativo Dia di Catanzaro. «Una criminalità organizzata - ha proseguito Giannini - che non ha i confini geografici a cui siamo abituati, ma lo Stato è presente e mette in campo professionalità importanti e fa investimenti importanti per questa lotta. Ultima cosa che mi piace sottolineare - ha aggiunto il capo della Polizia - è che siamo qui in un bene confiscato, e quinci un alto valore simbolico che testimonia la presenza dello Stato e la cooperazione tra le istituzioni».

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