Vincenzo Luciano è un pescatore di Steccato di Cutro. Sette giorni fa alle 06.30, dopo aver ricevuto la chiamata dell’amico Antonio Grazioso, è andato in spiaggia. Vincenzo e Antonio sono stati tra i primi soccorritori e davanti ai loro occhi si è presentato l’inverosimile: una distesa di cadaveri. Vincenzo prende tra le braccia un bambino all’incirca di 2-3 anni, ha gli occhi aperti e per un attimo pensa sia vivo. Ma è tutto vano. La sua vita è il mare e da giorni praticante non dorme: dalle 4 del mattino percorre in un lungo e il largo il litorale alla ricerca di altri corpi: “Non possiamo rimanere fermi, dobbiamo trovare gli altri corpi e lo troveremo. Andrò avanti fino a quando avrò forza. Useremo, se ce lo consentiranno, le luci di notte perché è l’unico modo per recuperali tutti. Non si può rimanere fermi davanti a tutto ciò, lo dobbiamo per le mamme delle vittime, per le famiglie”.