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Martedì 26 Novembre 2024

Pizzo, la discarica sul mare. Una vergogna che dura da 40 anni in attesa della bonifica VIDEO

Immaginate una lunga distesa di sabbia, un mare cristallino, il borgo marinaro di Pizzo sullo sfondo, dune sabbiose a pochi passi dalla foce del fiume angitola e la fitta pineta di Colamaio. Un paesaggio da favola... se non fosse che lì immersi nel terreno a due passi dal mare giacciono tonnellate di rifiuti. Lungo l’arenile di Pizzo sono state sversate oltre 30.000 tonnellate di rifiuti urbani tra gli anni ’80 e ’90. Una montagna di spazzatura che deturpa l'area circostante del popoloso quartiere della Marinella a due passi dallo svincolo dell'autostrada A2 del Mediterraneo. La discarica di Pizzo rientra infatti nell’elenco dei siti in procedura di infrazione comunitaria. Siamo andati sul posto insieme alla nostra corrispondente Rosaria Marrella per fare il punto della situazione nell'anno in cui partiranno i lavori per la bonifica dell'area: lavori che la commissione nazionale per la bonifica conta di portare a termine entro il 2024.

L’attuale quadro

A seguito degli ulteriori approfondimenti si contano 15mila m³ in più, pari a circa 20mila tonnellate che, nella sommatoria con quelle già documentate, si assestano a 50mila. L’area è abbastanza appartata e purtroppo ben si presta allo scopo…. Eppure, la montagna con le 50mila t di rifiuti interrati è ancora lì, silente testimone di uno spettacolo indecoroso. Chiunque ne ha libero accesso: si può calpestare il suo suolo, ignari o, peggio, indifferenti di ciò che contiene. Rammentiamo che sino al 1994, quando i carabinieri di Reggio Calabria vi apposero i sigilli il sito conteneva spazzatura di diversa tipologia - tra cui anche pneumatici e ingombranti - e, per consentire il conferimento di altro materiale, prima veniva arsa… successivamente, a seguito di continue denunce ed esposti, cominciarono ad apporvi teloni… strato su strato. Un angolo di paradiso violato, che merita di essere riqualificato e consegnato alla fruizione della collettività ma col dovuto rispetto per l’ambiente. Su questo è perentorio anche il sindaco Sergio Pititto che già valuta il prosieguo post bonifica: «Valuteremo cos’è meglio realizzarvi; i progetti saranno vagliati anche con la task force del generale Vadalà. Tutto sarà improntato nel rispetto del luogo».

Ma gli incivili non mollano

La bonifica della discarica più recente è stata eseguita ma, dietro i canneti e tra la vegetazione sparsa, ancora si trovano pannolini, contenitori di detersivi, buste, lamiere e tanto altro ancora; addirittura anche un televisore... Già percorrere il tratto di strada nei pressi della Marinella, che dalla ex 522 immette in località Arcidiacono non è una bella idea, sebbene esteticamente la meta ne valga certamente la pena. Tuttavia, oltre a fare i conti con la strada sconnessa e piena di buche, a sprazzi si trovano rifiuti sparsi, quasi a certificare che l’abbandono scriteriato continui ad essere figlio dei tempi. Finché poi si raggiunge il termine della stradina e, prima di mettere piede sull’arenile, colpisce subito all’occhio il nuovo materiale abbandonato. Prima dell’arenile c’è sicuramente lo zampino di qualche incivile, al di là dello stesso, invece, è materiale che il mare restituisce… Insomma, mentre la struttura del commissario straordinario per l’adeguamento delle discariche abusive sul territorio nazionale, il generale di brigata Giuseppe Vadalà, è pronta a lanciare il bando per la gara europea relativa alla bonifica dei rifiuti stratificati e interrati nel sito da decenni, c’è gente che continua imperterrita a sbarazzarsi degli stessi in barba alle norme ed al rispetto dell’ambiente.  

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