L'indagine
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno consentito di ipotizzare la sussistenza di gravi fatti di bancarotta fraudolenta per distrazione a seguito del fallimento nel 2018 di una società, dapprima con sede in Milano e, dal 2015, posta in liquidazione e trasferita presso lo studio di un professionista in provincia di Catanzaro. Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati si sarebbero resi responsabili di un preciso “disegno criminoso” finalizzato alla spoliazione del patrimonio della fallita attraverso apparenti “cessioni” di beni durante la fase liquidatoria e pre-liquidatoria (solo in parte seguite da adeguato corrispettivo), a favore di tre soggetti giuridici, strettamente collegati fra di loro, operanti nel settore commerciale della pubblicità e riconducibili ai medesimi assetti proprietari.
I danni ai creditori
La bancarotta ipotizzata ha cagionato ingentissimi danni ai creditori della fallita, la quale, all’atto della liquidazione, presentava debiti ingentissimi, pari a circa 8,5 milioni di euro, prevalentemente verso l’Erario.
I nomi
Arresti domiciliari
Patrizio Mario Tommasoni, nato a Gongorzola (MI) e residente a Limbiate (MI).
Divieto di esercitare attività d’impresa
Patrizio Mario Tommasoni, nato a Gongorzola (MI) e residente a Limbiate (MI); Salvatore Vargiu, 75 anni, nato ad Aritzo (NU) e domiciliato a Basiglio (MI); Francesco Losurdo, 69 anni, nato a Cerignola (FG) e residente a Milano; Riccardo Ricci, 62 anni, nato a Milano e ivi residente; Antonio Macrì, 69 anni, nato a Chiaravalle Centrale e residente a Soverato; Rodolfo Berton, 64 anni, nato a Monza (MB) e residente a Sesto San Giovanni (MI).
Indagati
Alessandro Porro, 69 anni, nato a Bareggio (MI) e residente a Sedriano (MI); Alessandro Maria Francesco Vargiu, 49 anni, nato a Milano e ivi residente; Francesca Madia, 32 anni, nata a Catanzaro e ivi residente; Luca Carroccia, 42 anni, nato a Catanzaro e residente a Chiaravalle Centrale; Andrea Crucitti, 49 anni, nato a Milano e residente a Catania.