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Pizzo, il centro servizi sanitari verso la trasformazione in Casa della comunità

Si guarda con fiducia verso la trasformazione del Centro servizi sanitari e sociosanitari Santa Maria del Carmine in Casa della comunità. La struttura in questione, - dai più conosciuta come "Ospedale di Pizzo” - attualmente era in una fase di stallo, perché per essa, l’Asp e la Regione guardavano nella direzione di Centrale operativa territoriale; ma l’attività “di persuasione” posta in essere dal Consiglio comunale napitino (che per una volta ha visto coese maggioranza ed opposizione), dal Comitato pro Ospedale e dal Comitato salute pubblica, unitamente all’alzata di scudi dei consiglieri regionali Michele Comito e Antonio Lo Schiavo, hanno fatto riflettere i vertici Asp, pronti così al passo indietro. Il commissario straordinario Giuseppe Giuliano ed il direttore sanitario Matteo Galletta, sono infatti pronti a foraggiare l’impresa. Dunque l’Asp ha i soldi, ed il progetto è condiviso da tutti, anche per la centralità della struttura, a beneficio dell’utenza di tutto il comprensorio, oltre al cospicuo bacino dei turisti, visto che in estate la popolazione raddoppia. Tuttavia, adesso si dovrà attendere il placet della Regione, con cui il sindaco Sergio Pititto ha un’interlocuzione aperta. Peraltro è di qualche ora fa la notizia che "l’assessore Rosario Varì ed il consigliere Michele Comito - rileva con soddisfazione il primo cittadino - si sono impegnati ufficialmente affinché la vicenda vada a buon fine. Non posso che ringraziarli a nome della città".

Dunque, in attesa dell’ufficialità che la struttura sanitaria divenga Casa della comunità, è bene voltarsi indietro per conoscere il suo passato. Per giungere alla sua genesi, bisogna così attingere da colui che di fatto ha impedito che diventasse una cattedrale nel deserto: lo psichiatra Francesco La Torre (il suo contributo è nel video). Questi nel 2004 ne varcò il portone d’ingresso, ingaggiando una grande sfida… ed oggi l’ha vinta, a nome dei pazienti e della comunità napitina che da sempre gli sono grati ed affezionati. La Torre ne salvó le sorti circa 20 anni fa, vedendola poi entrare a regime; ed ancora oggi al suo interno continuano ad operare eccellenze; dunque ora potrebbe accompagnarla verso un nuovo percorso. Percorso che, ricordiamo, già nella gestione commissariale era pronto ad essere intrapreso: in particolare, il commissario Antonio Reppucci, si era interfacciato con l’Asp già qualche mese dopo il suo insediamento al Comune, per chiederne la trasformazione in Casa di salute o in Casa di comunità. Insomma, sul Centro servizi sanitari e sociosanitari Santa Maria del Carmine è sempre stata alta l’attenzione.

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