Il commissario per l’emergenza migranti, Valerio Valenti, ha incontrato nella Prefettura di Catanzaro i prefetti della Calabria e il presidente della Regione Roberto Occhiuto per fare il punto della situazione e organizzare l'accoglienza. «L'idea è quella di riutilizzare il vecchio Cie e di rimetterlo in sesto e in pista e poterlo utilizzare al più presto» ha detto Valerio Valenti a proposito del Cie di Crotone. «L'idea - ha proseguito Valenti - è quello di riattivarlo sicuramente, di prevedere alcuni interventi che modificano la struttura e che hanno anche determinato in qualche modo i danneggiamenti che si sono registrati. Valuteremo - ha proseguito il commissario per l’emergenza migranti - se destinarlo a una struttura di accoglienza a tutto tondo o eventualmente di impiegarlo con funzioni di trattenimento, non un vero e proprio Cpr ma - ha rilevato il commissario per l’emergenza migranti - ai fini di un rimpatrio di non aventi diritto». Valenti ha poi evidenziato che «si fa per la seconda volta il punto in Calabria, dopo il precedente incontro, ed evidentemente è un momento nel quale si comincia, anzi direi che partiremo con una serie di iniziative per ampliare la rete degli hotspot presenti sul territorio. Oggi - ha poi aggiunto Valenti - prendiamo atto del lavoro fatto dai prefetti in queste settimane, un lavoro che ha esperito una ricognizione delle potenzialità, cioè dei luoghi nei quali questi hotspot potranno essere utilizzati. E quindi partiremo con la parte attuativa, operativa perchè i posti vanno ampliamenti rapidamente, perchè come vedete gli arrivi si susseguono. Quanto al numero degli hotspot, lo vedremo all’esito della riunione di oggi: sicuramente non meno di tre. Abbiamo un ventaglio di ipotesi e - ha sostenuto il commissario per l’emergenza migranti - le valuteremo. Deve esserci un sforzo aggiuntivo, utilizziamo al meglio le risorse che abbiamo, possiamo utilizzarne delle altre sempre nell’ambito di quanto a disposizione del ministero». ha poi detto Valenti. «Non vogliamo - ha aggiunto - che questo sia considerato come un freno all’azione del governo e del commissario, andiamo avanti con determinazione».
Ferro, "in Calabria segno presenza dello Stato"
Il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro ha detto: «Speriamo di fare ciò che è stato fatto, trovando delle strutture che potevano essere tenute e messe in condizione di poter accogliere in modo differente, a partire dalla struttura di Crotone, e di poterlo fare anche in base al nuovo Decreto Cutro, quindi con delle semplificazioni rispetto alla parte che riguarda i servizi e la gestione che spesso in modo positivo sarà fatta dalla Croce Rossa. Soprattutto - ha proseguito Ferro - l’obiettivo è controllare i numeri che abbiamo in previsione rispetto ovviamente a quanto detto dei Servizi e della Guardia di Finanza, e dare la presenza dello Stato e dimostrare che è una terra accogliente, ma l’accoglienza non si ferma alla banchina di un porto ma certo guardare all’indomani. A questo si aggiunge quel valore aggiunto di regole, di integrazione e sicurezza che il cittadino ci chiede. Questo è il nostro compito, il nostro dovere, che speriamo di fare al meglio. Calabria e Sicilia sono le regioni maggiormente esposte. A questo - ha rilevato il sottosegretario all’Interno - abbiamo anche destinato la possibilità di trasferimenti, cosa che sta avvenendo in altri territori nazionali».
Occhiuto, serve contributo tutti per non essere travolti
«Abbiamo offerto al commissario Valenti e ai prefetti della Calabria una rosa di siti per dimostrare concretamente che la Calabria vuole avere un rapporto di leale collaborazione con il governo e con il prefetto Valenti per affrontare un’emergenza che né la Calabria né il nostro Paese da soli possono affrontare». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti nella Prefettura di Catanzaro, a margine della riunione del commissario per l’emergenza migranti Valerio Valenti e del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro con i prefetti calabresi. «C'è bisogno del contributo di tutti per non essere travolti dai flussi migratori che ci si attende», ha poi rilevato Occhiuto.