Tornato a Messina dopo trent'anni uno dei più celebri e osannati pianisti del mondo, il maestro croato Ivo Pogorelić, che si è esibito nell’auditorium del Palacultura Antonello per la stagione concertistica dell’Accademia Filarmonica di Messina. Il celebre pianista ha proposto un programma interamente dedicato a Fryderyk Chopin, dal titolo “L’ultimo Chopin”: la Sonata n. 3 in si minore op. 58, la Fantasia in fa minore op. 49, la Polacca-Fantasia in la bemolle maggiore op. 61 e la Barcarola in fa diesis maggiore op. 60, gli ultimi capolavori del grande compositore polacco. Abbiamo intervistato il maestro.
E' stata la musica a ritrovarla o lei ha ritrovato nuovamente la gioia della musica? Com'è accaduto?
“Non sono assolutamente sparito, negli ultimi 10 anni ho suonato spesso in Sicilia, non a Messina certo, mi fa piacere tornarci”.
Quando ha capito veramente che l'immagine esteriore non contava più, ricordo i suoi anni dei jeans e poi dei frac?
“C'è sempre il frac per il concerto e i jeans, anche oggi, per la vita quotidiana”.
Eppure oggi, purtroppo, conta molto l'immagine esteriore che la sostanza, anche la musica è contaminata da questo?
“Beh, non sono un'autorità sui valori esteriori per questo ci sono gli stilisti, invece sono un musicista e quello che mi interessa è l'interiorità”.
Sul successo le cito Paternak, “Essere rinomati non è bello...”, per lei cosa ha significato essere rinomato in questi anni?
“Può essere molto conveniente nella vita pratica, per esempio come maestro puoi... avere un buon tavolo al ristorante”.
Oggi come risolve l'eterno dilemma che crea tra gli ascoltatori e gli esperti, cioè tra rigida esecuzione e interpretazione, con le sue “illuminazioni”. Insomma c'è più o meno “anima personale” nella sua musica di oggi oppure è più ligio all'autore, è ancora per la “lentezza”?
“Sono sempre dedito allo strumento e cerco sempre lo sviluppo delle possibilità strumentali. Perciò sono sicuro che in questo processo come artista sono capace di scoprire molto nella musica che suono, molto di più che non quelli che commentano ciò che faccio”.
La butto lì, si ricorda dello Stretto e del suo mare… ?
“Ho un bellissimo ricordo di Messina, è bello tornarci dopo tanti anni...”.
Pianista leggendario
Ivo Pogorelich, è uno di quegli artisti per i quali gli aggettivi si sprecano: leggendario, carismatico, anticonformista… Dopo aver vinto nel 1978 il prestigioso Concorso pianistico "Alessandro Casagrande" di Terni e in seguito nel 1980 il primo premio al Concorso Internazionale di Montreal in Canada, ciò che lo ha consacrato come uno degli esponenti di rilievo del panorama musicale internazionale è stata la polemica generata in merito alla sua eliminazione, sempre nel 1980, dalla finale del Concorso Pianistico Internazionale “Fryderyk Chopin” di Varsavia, che provocò il clamoroso abbandono della giuria da parte di Martha Argerich, originando così il più grande scandalo della storia della prestigiosa competizione. Sull’onda dell’enorme clamore suscitato dall’esclusione dal Concorso Chopin, Pogorelich debutta, nel 1981, con un recital leggendario alla Carnegie Hall di New York, e poi, con successo trionfale, nelle principali sale da concerto di tutto il mondo, invitato anche da prestigiose orchestre come i Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, London, Boston e Chicago Symphony Orchestra, New York e Los Angeles Philharmonic, Tonhalle di Zurigo e Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e altre. All’attività concertistica, Pogorelich affianca le registrazioni discografiche: il suo album LP di debutto “Chopin – recital”, che registra per la casa discografica Deutsche Grammophon nel 1981, diventa subito un best-seller e, negli anni successivi, quale artista esclusivo di questa etichetta, arricchisce la sua discografia, fino ad arrivare a 14 album e 3 video, con le interpretazioni di opere dai compositori barocchi ai compositori del XX secolo. In questi ultimi anni si è dedicato particolarmente a sostenere i giovani musicisti ed è attivo inoltre in campo umanitario come ambasciatore di pace dell'Unesco. Ha partecipato a numerosi concerti per raccogliere fondi a favore dell'Unesco e della Croce Rossa per la realizzazione di ospedali e la ricostruzione del suo paese.
Ha incantato Vibo in occasione di "Capitale Italiana del Libro"
Ivo Pogorelić incanta Vibo. Ovazione di 10 minuti per il celebre pianista croato. Inizia nel migliore dei modi l’anteprima di "Vibo Capitale Italiana del Libro". Nella città Hipponiona venerdì pomeriggio si è esibito uno dei pianisti più importanti al mondo, il croato Ivo Pogorelić. Una straordinaria ed intensa interpretazione di Chopin ha entusiasmato la platea dell’auditorium dello Spirito Santo che gli ha tributato dieci minuti di standing ovation. Al termine del concerto, per il bis il leggendario maestro ha scelto la celebre nota Berceuse di Chopin. Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente di AMA Calabria, Francescantonio Pollice, e dal Direttore del Conservatorio, Vittorino Naso: “La mia città ha dato prova di essere un pubblico maturo e colto per questo genere di appuntamenti”.
Mentre il sindaco Maria Limardo, al termine ha dichiarato: “Iniziare così l’anno di Capitale Italiana del Libro è la cosa migliore che potessimo fare”. All’evento hanno partecipato anche la sottosegretaria Dalila Nesci, il prefetto Roberta Lulli ed il presidente della provincia Salvatore Solano. Un’iniziativa partecipata con tanti provenienti anche da altre province che hanno voluto assistere a questo grande spettacolo musicale, tra i quali molti giovani. Poco prima del concerto, il maestro Pogorelić si è concesso alla stampa. Pogorelić domani sarà a Messina per lo spettacolo che si terrà al PalAntonello alle 18:30.
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