Amalia Bruni a Vibo: "Puntiamo a convincere gli indecisi. Siamo per costruire, non dividere"
Il tempo stringe, le elezioni si avvicinano sempre più ed i candidati alla presidenza ed al Consiglio regionale iniziano a battere palmo a palmo la Regione per iniziative, convegni, dibattiti, incontri di piazza. Convincere gli indecisi e quell'importante fetta di astensione che spaventa tutti gli attori della competizione elettorale, è uno dei principali obiettivi di Amalia Bruni, la scienziata lametina candidata del centrosinistra. Stamattina a Vibo, nel centralissimo corso Vittorio Emanuele III, la Bruni ha partecipato ad un'iniziativa del principale alleato del Pd, quel Movimento Cinque Stelle che, anche in Calabria, ha bisogno di (ri)serrare le fila per cercare di evitare un tracollo elettorale che molti analisti già prendono in considerazione. In prima fila il giovane parlamentare del territorio, il deputato Riccardo Tucci, affiancato dai candidati al Consiglio regionale, Domenico Santoro (già candidato a sindaco di Vibo nel 2019 dove ottenne un lusinghiero 10%) ed Alessia Bausone. Insieme a loro, amministratori locali, il gotha del Partito democratico vibonese (assenti però i due candidati dem del Vibonese, Mammoliti e Tassone). Dalla lotta alla 'ndrangheta, al dialogo infuocato con de Magistris, ai problemi atavici che attanagliano il Vibonese, fino ad arrivare alla frammentazione del centrosinistra: la Bruni ha le idee chiare, ma la sensazione è che le sue idee viaggino ad una velocità che ancora gli alleati faticano ad immagazzinare nel loro background. "Gli scontri non mi interessano - afferma la Bruni in merito alle polemiche con de Magistris- partiamo dalle costruzioni e dalle progettazioni. Partiamo dai candidati delle nostre liste, dalla mia figura e dalla capacità del centrosinistra di fare squadra, di fare rete, di andare avanti per la risoluzione dei problemi dei calabresi".
Sulla lotta alla 'ndrangheta
La politica regionale deve dare il massimo. La 'ndrangheta si inserisce esattamente all'interno di collusioni, progettazioni lì dove ci sono finanziamenti. Occorre dunque massima trasparenza nelle azioni. Ma l'attenzione deve essere data dai cittadini: ieri a Crotone la cittadinanza era inferocita ed addolorata per l'omicidio, quasi sicuramente legato alla 'ndrangheta, perchè la città si ritrova in una situazione che mai avrebbe ripensato dopo tanti anni. L'intera globalità della Calabria si deve ribellare e se siamo tutti d'accordo ce la facciamo, altrimenti diventa un'operazione kamikaze. La responsabilità dei singoli cittadini è fondamentale".
Risollevare la Calabria
"Non è un discorso di Vibo o di Crotone. E' un discorso che riguarda la Calabria. La verità è che siamo puntualmente ultimi come regione. Va fatto un lavoro di concerto con tutte le aree e noi vogliamo andare alla risoluzione dei problemi e lavoreremo in questi anni con il gruppo dei candidati, anche quelli che non verranno eletti. Bisogna ricostruire un senso della collettività, dell'appartenenza a questa terra. Il mese di campagna elettorale serve per accendere i motori e dire alle persone che non vanno a votare che devono avere la speranza, che ci devono dare la speranza perchè il cambiamento è possibile se stiamo tutti insieme".
La frammentazione del centrosinistra
"Non considero il gruppo di de Magistris come un gruppo di sinistra, questo lo devo dire in maniera molto chiara. Così come considero fuori dall'obiettivo di salvare questa terra la lista che ha sviluppato Oliverio. Sono strumenti che vanno a favore della destra e loro si dovranno assumere una responsabilità politica straordinaria e saranno i calabresi che ne determineranno la fine definitiva".
No al Callipo bis
Il progetto della Bruni è a lungo termine. Escluso, dunque, il rischio che, dopo il voto, possa esserci un disimpegno: "Stiamo costruendo un progetto lungo, che durerà. Perchè a me seguiranno i giovani e dobbiamo mettere giù dei capisaldi perchè la politica si riappropri in termini costruttivi delle problematiche del territorio"