Il prof Valerio Donato spiega le ragioni della sua discesa in campo alla guida di Rinascita per Catanzaro. Ai nostri microfoni racconta dell’input arrivato anche dall’analisi delle aspettative dei giovani universitari e dalla sua volontà di costruire una proposta libera che potesse essere ampiamente condivisa. Si sofferma sulla partecipazione nella sua coalizione di una buona fetta del centrodestra parte della maggioranza uscente e individua quelli che a suo dire possono essere stati i difetti dell’amministrazione Abramo. Focus sulle prospettive per il capoluogo, partendo dall’ipotesi di risollevare il centro storico spostandovi alcune facoltà universitarie. Il candidato non vede di buon occhio questo scenario, al quale contrappone l’idea di favorire invece una residenzialità per studenti stranieri, per la valorizzazione del sistema universitario anche in chiave internazionale. Riflettori puntati anche su Lido, dove pensa non solo al turismo e, ovviamente, al completamento del porto. Sugli assetti di palazzo dice ancora la sua sulle possibili correzioni da adottare per scongiurare una nuova inchiesta Gettonopoli e chiarisce la sua idea in merito all’eventualità del ballottaggio.