Nell’ambito del triduo preparatorio alla consacrazione della nuova chiesa, l’edificio che da domani sarà ufficialmente aperto al culto, è stato descritto nelle sue componenti tecniche, estetiche e funzionali dal direttore dei lavori, l’architetto Enrico Pata. Una presentazione ad effetto, anche aiutato dalle immagini riprodotte a beneficio della platea intervenuta, dalla genesi del progetto sino all’opera compiuta. Ad introdurre i lavori, don Salvatore Santaguida. Per entrare nel merito: “Le funzioni - ha rilevato l’architetto - sono articolate su due livelli: al livello superiore ci sono gli ambienti per lo svolgimento dei riti religiosi (aula liturgica, cappella feriale, battistero, penitenzieria, sagrestia) ed a quello inferiore si trovano spazi per la catechesi e l’oratorio (aule, salone auditorium e servizi) e l’abitazione del parroco”.
Inoltre, “i due piani sono messi in comunicazione da 3 corpi scala principali e da un ascensore posizionato sotto la tettoia del belvedere”. Il volume è un blocco funzionale destinato ad ospitare gli spazi sacri con una serie di ambienti annessi dove svolgere le funzioni religiose e le attività parrocchiane. Ed ancora: “Il complesso parrocchiale è dotato di ambienti per la religiosità ma anche per l’accoglienza e la socialità. È dotato di 10 luminose aule, un salone auditorium, 1.451 mq di aree di parcheggio, 1.009 mq di area verde, un campetto da gioco e una pista da jogging attorno all’edificio”. ‘Ricercato’ anche un altro aspetto: “gli alberi d’ulivo - racconta Pata - piantati sul sagrato sono 12 come il numero degli apostoli”. Ma non è tutto. Dulcis in fundo, tra il sagrato e il campo di calcetto, è stato realizzato un campanile, donato alla Diocesi dalla Cooper. Po. Ro. Edile di Rombiolo, sull'orma delle parole del Pontefice: “Guidati - evidenzia Pata - dalle parole di Papa Francesco “è bello se ognuno di noi potesse dire: oggi ho compiuto un gesto d'amore verso gli altri”.
Nello specifico “si tratta di un castelletto in acciaio che può ospitare un numero di 8 campane”. Il castelletto è stato progettato dall'architetto Enrico Pata. Esso prevede l’installazione di 2 campane con funzionamento cosiddetto “a distesa” e 6 a cosiddetta “campana ferma”. Il peso totale delle campane previsto da calcolo è di 718 kg. I fedeli si sono altresì sentiti rassicurati dalla spiegazione relativa agli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli ambienti: “La dotazione prevede un sistema radiante installato a pavimento per il riscaldamento dell’aula liturgica e della cappella feriale, un impianto di climatizzazione con unità di trattamento aria per il riscaldamento e il raffrescamento dell’auditorium, una serie di fan coils per il riscaldamento e il raffrescamento di tutti gli altri locali. Il pavimento radiante è stato realizzato con tubi di una lunghezza complessiva di 4500 m”. E, da non sottovalutare, nell’ auditorium che ha una capienza di 500 posti, l'impianto di condizionamento installato può garantire un ricambio d’aria di 11.000 m3/h.
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