Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 23 Novembre 2024

Il sogno di Natuzza prende forma a Mileto, benedetta la nuova Chiesa | VIDEO

Migliaia di fedeli si sono recati a Paravati per la solenne liturgia di Dedicazione della Chiesa Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, fortemente voluta da Natuzza Evolo. Tra i presenti anche due figli della mistica, Angela e Francesco, con le rispettive famiglie. L’evento tanto desiderato ha luogo nella Villa della Gioia, sede della Fondazione ispirata ai carismi della mistica, con una solenne liturgia presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Attilio Nostro (nel giorno del suo compleanno), che ha ricevuto, dalle mani del presidente della Fondazione, Pasquale Anastasi, il simbolo che rappresenta le chiavi della Chiesa, prima di aprire la porta principale della struttura (su cui spiccano le parole “Io sono amore e misericordia”, che Gesù ripeteva a Natuzza). Al suo fianco i vescovi monsignor Francesco Savino (Cassano Ionio), monsignor Benigno Luigi Papa, monsignor Giovanni D'Ercole, monsignor Fortunato Morrone (Reggio-Bova), monsignor Claudio Maniago (Catanzaro Squillace), Monsignor Serafino Parisi (Lamezia Terme). Concelebrano una decina di diaconi e 130 tra altri sacerdoti e seminaristi. Significativa la presenza di due preti molto speciali per Natuzza, come Pasquale Barone, storico parroco di Paravati e don Michele Cordiano (padre spirituale della mistica e rettore della nuova Chiesa). Il coro di giornata (composto da rappresentanti di numerose parrocchie della Diocesi di Mileto-Nicotera e Tropea) è guidato da Gianfranco Cambareri.

La gioia è segno distintivo della giornata. Soprattutto ai fedeli che per decenni hanno aspettato la Dedicazione, seguendo passo passo la costruzione della nuova Casa del Signore, pregando e contribuendo anche materialmente.

L'aneddoto

L'architetto Francesco Bruno svela come nacque l'idea e regala un aneddoto ai presenti. «Mamma Natuzza mi disse che la Chiesa a cui stavo lavorando, in realtà, lei era solita visitarla tutti i giorni da quarant'anni. Non si tratta della mia volontà - disse - ma di quella della Madonna».

La genesi della nuova Chiesa

L’edificio di culto è composto da quattro cappelle a forma circolare ed è capace di ospitare al suo interno circa tremila persone con una piazza antistante a forma di cuore, che può contenere diecimila pellegrini, a rappresentare il grande cuore della Madonna che si offre come rifugio per tutte le anime. Oltre all'architetto Francesco Bruno, si è occupato della realizzazione dell'ampia struttura l'ingegner Domenico Bruno, l'altro progettista. La costruzione, così come l’intera Villa della Gioia, è frutto di un’apparizione che la mistica ebbe nel 1944 nell’umile casa dove si era appena sposata con Pasquale Nicolace. Nel corso della visione Natuzza racconta di aver detto alla Vergine: come vi ricevo in questa casa brutta? E la Madonna le rispose: Non ti preoccupare, anche nella casa brutta possiamo venire, ma ci sarà una nuova casa, una chiesa, dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime.

Il programma della giornata

Alle ore 7:00 apertura del cancello della Villa della Gioia; alle ore 10:00 inizio liturgia di Dedicazione;  i pellegrini che giungeranno da fuori Paravati saranno accolti ai varchi di accesso e accompagnati alla Villa della Gioia con navette; la celebrazione sarà seguita dall’esterno della chiesa attraverso maxischermi;  non ci sono posti a sedere nella piazza se non per i disabili;  si potranno occupare tutte le aree circostanti la chiesa: parco verde, anfiteatro e piazzale inferiore; a conclusione della celebrazione, sarà possibile entrare nella chiesa che resterà aperta fino alle ore 20:00;  nei giorni 4 e 5 agosto la Fondazione resterà chiusa per lavori di preparazione. Anche il giorno della Dedicazione non sarà possibile visitare la tomba di Natuzza. Domenica 7 agosto la Villa della Gioia sarà aperta alle ore 7:00 e le Sante Messe saranno celebrate nei seguenti orari: 8:00 - 10:00 - 11:30 - 18:30. Nel mese di agosto le Sante Messe, feriali e festive, saranno alle ore 10:30 e 18:30.

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