Saranno gli allievi dell’Accademia di Belle Arti i protagonisti della sfilata dal titolo “Refashioned” che l’Istituto ha organizzato per domani, sabato 22 ottobre, alle ore 18:00 al Complesso Monumentale del San Giovanni. I corsisti della Scuola di Fashion Design e Design del Gioiello, con il coordinamento dei docenti, hanno così realizzato i 50 modelli di abiti e i 15 di gioielli che sfileranno in passerella. A curare scenografia, regia, illuminazione, sound design e ogni altro aspetto organizzativo sono stati poi gli studenti e docenti delle altre Scuole dell’Accademia, dando così vita ad un progetto corale e multidisciplinare che è il coronamento di un percorso didattico volutamente improntato alla professionalizzazione degli studenti. La sfilata, anticipata anche con una piccola preview degli abiti che saranno in passerella domani, è stata presentata stamani nell’Aula Magna dell’Accademia con una conferenza stampa che ha permesso di approfondire i temi sui quali si è costruito il progetto. Come anche il titolo scelto suggerisce, “Refashioned” ha preso le mosse dai concetti di riuso, di sostenibilità, di recupero creativo nella moda, inquadrando il progetto nella più attuale e stringente realtà del dibattito sulle storture del fast-fashion, sui costi ambientali ed economici dell’industria manifatturiera alle prese con la transizione ecologia e i rincari energetici: «È il nostro primo progetto - ha spiegato Maria Saveria Ruga, docente Aba e coordinatrice della Scuola di Fashion Design – e non è un caso aver voluto puntare l’attenzione sul tema del riuso e della sostenibilità nella moda. È un tema trasversale che abbiamo affrontato, negli ultimi tre anni di lavoro, sotto molti punti di vista: la moda è uno dei sistemi più inquinanti e capire le nuove frontiere in questo senso è diventata anche una sfida per gli studenti. Dalla sostenibilità dei materiali e dei colori, alla filiera etica, è stato un gran lavoro e non vediamo l’ora di mostrare alla città di cosa sono stati capaci i nostri studenti». Il progetto è tra le prime idee su cui ha inteso lavorare il direttore dell’Aba di Catanzaro, Virgilio Piccari, avviando così un percorso di apertura dell’Istituzione al territorio: «L’Accademia vuole essere vita: sino a poco tempo fa, chi di questo territorio voleva studiare all’Accademia non metteva al centro delle ipotesi di farlo nella propria città. Da qualche tempo, invece, dalla segreteria arrivano segnali in senso opposto. Il numero degli iscritti sta aumentando, allora, e questa non può che essere una notizia positiva per tutta la provincia, una notizia di cui essere felici».