E’ persona umile e buona padre Antonio Bonacci. I napitini ebbero già modo di conoscerlo nel corso del suo precedente mandato, negli anni Novanta, ed ora è stato accolto con l’affetto e la stima di sempre. È il rettore del Santuario di San Rocco e San Francesco di Paola ed al suo insediamento hanno partecipato in numerosi, tra fedeli e autorità civili, militari e religiose.
Dopo la lettura del decreto, ha preso parola ed ha inteso fare soltanto ringraziamenti ricordando tutte le persone che hanno orbitato attorno alla sua figura, tra cui il compianto padre Rocco Benvenuto, Minimo che quattro anni fa, quando esercitava il suo mandato in città, è ritornato alla casa del Padre. Attorno al mite padre Bonacci hanno voluto essere presenti in numerosi e, ad animare la cerimonia di insediamento i canti della Schola cantorum del santuario, diretta dal maestro Diego Ventura. Ad officiare la funzione è stato il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro che sempre granitico nel percorso sinodale, rivolto ai fedeli ha tracciato la direzione per pacificare i cuori, entrando in comunione ed armonia con Dio. All’evento altresì presenti il Correttore provinciale dei Minimi, padre Francesco Maria Trebisonda, accompagnato dal II assistente del Provinciale, padre Gaetano Nicolaci, e da cornice il clero Vibonese ed i parroci locali. A dare il benvenuto anche il sindaco Sergio Pititto, accompagnato dal vice sindaco Vincenzo Pagnotta, dall’assessora Stefania Calfapietra, dal presidente del Consiglio Franco Procopio, e dal consigliere Gioacchino Puglisi. Numerose le associazioni intervenute, oltre alla rappresentanza di Carabinieri e Guardia di finanza. Presenti altresì il comandante della Polizia locale, Giulio Dastoli, ed il referente della Protezione civile, Franco Di Leo.
Con questo ultimo insediamento ora l’assetto religioso napitino è definito e va a corroborare anche il senso comunitario e sociale cittadino.
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