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Catanzaro, contenzioso sulla caserma Triggiani. Il Tar: “Legittimo il vincolo storico”

La sentenza del Tribunale amministrativo regionale. L’immobile era stato acquistato da Invimit nel 2016 per 14 milioni di euro. I giudici: sono emerse incongruenze sui dati dell’amministrazione provinciale

Caserma Triggiani

Il vincolo storico-artistico sulla caserma “Triggiani” è legittimo, il bene è tutelato ai sensi del Codice dei Beni culturali. A stabilirlo è stata la Prima sezione del Tar Calabria rigettando così il ricorso proposto da Invimit s.p.a. contro il Ministero per la Cultura e la Soprintendenza di Catanzaro, Cosenza e Crotone. Il primo round della disputa legale lo vince, quindi, la Pubblica Amministrazione che si è vista riconosciuta la legittimità delle azioni poste in essere nell’apposizione del vincolo sull’ex Convento delle Clarisse, la struttura del XIII secolo che fino a pochi anni fa ha ospitato il Comando regionale dei carabinieri.

La vicenda

Il fondo immobiliare “I3 – Patrimonio Italia”, nel 2016, aveva acquistato l’immobile di oltre 18mila metri quadrati che sorge adiacente alla Villa Margherita, tra Palazzo De Nobili e il Teatro Politeama, per circa 14 milioni di euro dalla Provincia di Catanzaro. Secondo le dichiarazioni rese nel ricorso, la Invimit aveva fatto dipendere l’acquisto dall’assenza di ogni vincolo sull’immobile. Tale assenza veniva attestata dalla Soprintendenza nel 2016, facendo sì che l’acquisto si perfezionasse. Tuttavia, nel 2019, una nuova procedura della Soprintendenza aveva portato, nel 2020, all’apposizione del vincolo sull’intero immobile: da qui era scaturito il ricorso al Tar.

La decisione

Ieri, i giudici amministrativi, riconoscendo la legittimità della nuova procedura attivata dalla Soprintendenza, determinata dalla «successiva emersione di una serie di incongruenze sui dati dell’amministrazione provinciale attinenti la datazione del complesso, i riferimenti catastali non aggiornati e non corrispondenti alla effettiva situazione corrente, nonché la carenza descrittiva della scheda e la rappresentazione fotografica», hanno respinto l’istanza di Invimit e rigettato ogni richiesta di risarcimento, mantenendo in piedi il vincolo sull’immobile.

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