"Nel giro di poche settimane questo è il terzo attentato incendiario perpetrato ai danni delle cooperative impegnate nella gestione dei terreni confiscati alla criminalità mafiosa di 'Libera '. Dopo quello delle cooperative Beppe Montana a Lentini in Sicilia e quello alle "Terre di Don Beppe Diana nel Casertano, è toccata all'orzo di Isola Capo Rizzuto".
Lo afferma la Presidenza di Legacoop Calabria. "Dopo i tentativi messi in atto nei giorni scorsi - precisa la Lega - ieri è stata chiara l'intenzione di danneggiare la coltivazione di orzo, già in avanzata fase di maturazione, con il chiaro intento di mandare un messaggio intimidatorio a tutti i soggetti impegnati nella gestione dei beni confiscati al Clan Arena.
Legacoop Calabria impegnata assieme alle forze sane del territorio Crotonese si sente 'corresponsabile' dell'accaduto e rinnoverà i propri sforzi per aiutare un processo diretto ad aiutare l'affermazione della legalità sul territorio Crotonese quale presupposto fondamentale per favorire il riutilizzo sociale e produttivo dei beni confiscati alla mafia.
In questo senso esprimiamo un sentimento di vicinanza e solidarietà a quanti sono impegnati nella gestione dei terreni; alle Istituzioni locali; a Libera Crotone, all'ATS "Libera Terra Crotone" con i quali "condividiamo" il lavoro per la gestione temporanea dei terreni finalizzata alla promozione di una cooperativa sociale la quale attraverso l'attuazione del proprio progetto d'impresa contribuirà a promuovere legalità e sviluppo sul territorio crotonese".