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Fra Fare e Lega Ambiente
c'è di mezzo il mare

spiaggia calabria
“Un danno enorme all’immagine e all’economia della Calabria l’allarmismo creato dai dati diffusi da Legambiente e amplificati dalla stampa sull’inquinamento del mare calabrese”. Dura presa di posizione del coordinatore regionale di Fare Ambiente Antonio Iaconetti che interviene nella querelle sui dati di Legambiente che hanno assegnato alla Calabria la maglia nera per inquinamento del mare.  “Perché creare inutili quanto dannosi allarmismi su dati che – afferma Iaconetti -  sostanzialmente non hanno validità scientifica per come ammesso dagli stessi responsabili di Legambiente  ed erano già emersi dai rilievi dell' Arpacal effettuati nello scorso giugno che più correttamente aveva dichiarato  che il 95% delle coste calabresi ha una qualità di balneazione eccellente. Quindi,  solo il 5% presenta problemi di balneazione. Guarda caso proprio nelle aree vicino alle foci dei fiumi?  E questo avveniva nel mese di giugno ovvero, continua Iaconetti, prima che venissero pubblicati i dati sulla presenza turistica in Calabria che quest' anno ha registrato un picco da record e senza che nessuno gridasse allo scandalo. Questo gioco al massacro danneggia una terra che, nonostante gli sforzi, si trova, per un motivo o per l'altro, a vanificare quanto di buono si riesce a fare. Fare Ambiente, conclude Iaconetti, non si unisce  al coro del tanto male tanto peggio ne ai proclami allarmistici, ma si batterà per portare il dibattito dell'ambiente e della sua tutela nella sua corretta dimensione”.

 

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