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Un crotonese
tra i 4 evasi,
uno catturato

Quattro detenuti sono evasi dal carcere di Bellizzi Irpino (Avellino), uno di loro è stato arrestato dai carabinieri che li hanno intercettati a Potenza mentre gli altri tre reclusi sono attualmente ricercati. La Polizia penitenziaria sta effettuando una vasta battuta a caccia dei tre evasi tra Campania e Basilicata.

I tre evasi dal carcere di Avellino e attualmente ricercati sono, secondo quanto riferisce la Uil Pa Penitenziari, Cristiano Valanzano, nato a Vico Equense (Napoli), fine pena nel 2028, Salvatore Castiglione, nato a Crotone, fine pena nel 2036 e Fabio Pignataro, nato a Mesagne (Brindisi), fine pena nel 2025.

Gli evasi hanno procurato un foro di uscita dal bagno della cella rimuovendo un intero blocco di mattoncini, poi si sono calati con un lenzuolo annodato. Raggiunto il muro di cinta, si è appreso da Eugenio Sarno, segretario generale Uil Penitenziari e da Pasquale Montesano, segretario nazionale dell'Osapp, i detenuti hanno posizionato un contenitore dell'immondizia sul quale hanno posato alcune pedane che hanno funto da scala. La fuga è stata scoperta stamane durante la conta dei detenuti: l'evasione sarebbe avvenuta nella nottata o nelle prime ore della mattinata. I quattro evasi sono stati poi intercettati dai carabinieri nella zona del Potentino a bordo di un'auto rubata. Uno dei quattro è stato arrestato, gli altri tre si sono dati alla fuga. Secondo le notizie in possesso ai sindacati, si tratta di detenuti comuni che erano reclusi al secondo piano della sezione 'Giovani adulti' tutti con condanne gravi: il fine pena più breve dei quattro era al 2028.

"La rocambolesca evasione messa in atto da quattro pericolosi delinquenti, ristretti alla Casa Circondariale di Avellino, non può non generare preoccupate riflessioni sull'evento odierno, ma più in generale sulle criticità operative che oberano, sino a portarlo alla completa inefficienza, il sistema penitenziario italiano". Lo sottolinea Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Penitenziari. "Purtroppo se l'Amministrazione penitenziaria centrale avesse raccolto il grido di allarme che più sindacati avevano lanciato, in tempo e per tempo, sul carcere di Bellizzi Irpino oggi, forse, non saremmo nelle condizioni di commentare una notizia così grave. A questo punto vogliamo auspicare che il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP) - chiede Sarno - apra una immediata inchiesta per accertare le evidenti responsabilità che potrebbero essere in capo al Comando di Reparto della polizia penitenziaria e alla Direzione del carcere irpino".

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