
Ha fatto irruzione nel consiglio comunale aperto la rabbia dei lavoratori dell’azienda Foderaro, da giorni in stato d’agitazione sotto la guida di Pasquale Mungari di Faisa-Cisal per gli otto licenziamenti effettuati e per il piano di ridimensionamento che sarebbe stato annunciato dalla proprietà. Una folta rappresentanza di dipendenti
della ditta di autolinee, accompagnati da mogli e figli, hanno fatto ingresso nell’aula di Palazzo di città interrompendo l’inizio della seduta per manifestare le loro ragioni sulla vertenza che rischia d’inasprirsi. Licenziamenti, mensilità arretrate e turni massacranti per gli autisti che rimarranno nella pianta organica per colmare gli esuberi,
sono le principali ragioni della protesta. A interpretare il malessere dei dipendenti della Foderaro é stato Massimo Donato, che ha subìto sulla propria pelle con altri sette colleghi il dramma dell’improvvisa e traumatica interruzione del rapporto di lavoro. «I licenziamenti sono stati effettuati in maniera del tutto ingiustificata. Siamo qui ad interrompere l’assemblea comunale non per mancare di rispetto a tutti voi, ma per comunicarvi che Foderaro vuole licenziare non 10 persone come aveva detto ma 40 lavoratori, arrivando a minacciare la chiusura dell’azienda».
Caricamento commenti
Commenta la notizia