In cinque si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre un sesto ha scelto una diversa strategia difensiva. Scena muta, dunque, davanti al gip Gabriella Lupoli, da parte di diversi componenti della famiglia Patania. In particolare si sono avvalsi del silenzio, come era nella loro facoltà, i fratelli Giuseppe e Salvatore Patania e lo stesso, ma nel pomeriggio davanti al gip di Reggio Calabria, ha fatto Giuseppina Iacopetta, madre dei Patania. Identica linea per Andrea Nicola Patania, cugino di Giuseppe e Salvatore,
anch’egli comparso davanti al gip Lupoli dove si sono svolti gli interrogatori per rogatoria. A Cosenza, invece, è stato interrogato Cosimo Francesco Caglioti, anche lui legato da rapporti di parentela ai Patania, ma pure in questo caso la scelta è stata quella del silenzio. Ha invece risposto alle domande poste per rogatoria dal gip Lupoli Giovanni Battista Bartalotta (detto Titta) – difeso dall’avv. Francesco Sabatino – il quale avrebbe inoltre contestato ogni addebito.
Caricamento commenti
Commenta la notizia