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Lamezia, bomba esplode in Corso Nicotera

Esplode in pieno centro un quarto d'ora prima della mezzanotte e semina il panico tra la gente che stava in giro il sabato sera. La bomba è scoppiata a Lamezia Terme in Corso Nicotera ed ha fatto saltare la vetrina d'un negozio d'abbigliamento davanti alla scuola "Maggiore Perri". Il boato s'è sentito in tutto il centro. Danneggiata un'auto parcheggiata accanto al negozio e i vetri delle abitazioni circostanti. Se fosse passato qualcuno in quel momento sarebbe stata una strage.

  I carabinieri di pattuglia sono intervenuti subito. Nessun dubbio sulla matrice del racket delle estorsioni. Si tratta della terza bomba in tre giorni. Altre due esplosioni c'erano state nella notte tra giovedì e venerdì scorsi: una al ristorante "La Madonnina"  nella centralissima  Piazza Ardito, l'altra a Pianopoli davanti al cancello dello stabilimento di lavorazione del ferro di proprietà della famiglia di Gianluca Cuda, sindaco del paese, e figlio di Rodolfo ex primo cittadino.  Il 14 dicembre scorso, in Via della Vittoria, una bomba alle 18.45 ha disintegrato una Fiat Seicento parcheggiata davanti ad una macelleria che a quell'ora era aperta. Anche in quel caso è stata evitata la strage.

  La zona delle intimidazioni è quella di Lamezia Est controllata dal clan Giampà. Capi e gregari della cosca sono sotto processo dal Gup di Catanzaro per associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti e narcotraffico. 36 persone sono in galera in attesa della sentenza, per tutti loro il pubblico ministero ha chiesto circa 300 anni di carcere.

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