Non si allenta in Calabria l'emergenza rifiuti, malgrado le rassicurazioni sul ritorno alla normalità a breve giunte nei giorni scorsi dal Commissario per l'emergenza ambientale, Vincenzo Speranza, ormai formalmente scaduto il 31 dicembre scorso. A Catanzaro e Reggio, e nelle relative province, sono ancora numerosi i cumuli di immondizia, alti in alcuni casi oltre due metri, che caratterizzano ampie zone di tessuto urbano in particolare nelle periferie dei centri maggiori, come confermato dalle centinaia di foto che impazzano sul web. A Catanzaro, malgrado sporadici interventi rivelatisi però solo parziali, sono ancora tanti i cassonetti seppelliti da sacchetti e da scatole di cartone stracolme di rifiuti, un dato accentuato dalla sovrapproduzione dovuta alle festività natalizie. Va un po' meglio in centro città e nelle vie principali. Non mancano, in queste ore, tuttavia, i casi di cassonetti dati alle fiamme. Sempre molto caldo, invece, il fronte della provincia del capoluogo dove i sindaci da settimane sono alle prese con l'emergenza ed hanno più volte interessato il prefetto, Antonio Reppucci, chiedendo interventi risolutivi. Gli autocompattatori sono pieni e impossibilitati, per vari motivi, a conferire nelle discariche di Pianopoli e Alli. Non meno grave la situazione venutasi a creare a Reggio dove, in alcune zone dell'area urbana, i rifiuti non vengono raccolti da oltre un mese e rimangono sulle strade, con il rischio di provocare problemi non solo sul piano igienico-sanitario ma anche alla circolazione stradale. Alcuni cumuli di rifiuti sono stati incendiati, con gravi disagi per i cittadini. (ANSA).
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