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Stillitani fuori,
l’Udc punta su
Caglioti e Bruni

 Richieste di candidature in “posizione utile” partono dagli organismi provinciali dei partiti, in particolar modo da Udc e Pdl. Segno piuttosto evidente che questa legge elettorale garantisce solo i vertici delle forze politiche e non certo i territori. Le tensioni si colgono ovunque. Incandescente la situazione all’interno dell’Udc dove l’assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani, che da anni opera per una sua candidatura alle politiche, è stato tagliato fuori. Il partito non ha tenuto conto di una esplica richiesta formulata dal segretario provinciale Iconio Massara e dal consigliere regionale Ottavio Bruni fin dal 18 dicembre scorso, quando i due dirigenti dell’Udc avevano pensato di sollecitare l’inserimento in posizione utile dell’assessore regionale Stillitani. In quella lettera indirizzata al segretario nazionale Lorenzo Cesa, al segretario organizzativo De Poli e al segretario regionale Gino Trematerra, spiegavano le ragioni per cui Stillitani meritava di arrivare in Parlamento: «Stillitani è assessore regionale al Lavoro da maggio 2010, ed è considerato l’assessore che ha dato più lustro e visibilità pubblica alla Giunta Scopelliti, attraverso la predisposizione di bandi pubblici di incentivo al lavoro che hanno dato enorme ossigeno ad una terra in difficoltà. Con la prima serie di bandi pubblicati da Stillitani – annotavano Massara e Bruni –sono stati creati circa 6mila nuovi posti di lavo- ro, mentre sono in fase di pubblicazione ulteriori 10 bandi che porteranno circa 15mila nuovi posti di lavoro». Inoltre, aggiungevano, «proprio il ruolo che ha brillantemente svolto lo ha portato ad essere apprezzato su tutto il territorio regionale. Ciò consentirà – aggiungevano – di aumentare i voti del partito». Inoltre, il segretario provinciale dell’Udc e il consigliere regionale, ribadivano che Stillitani «è tra i più antichi militanti di questo partito sul territorio provinciale, essendo iscritto e fondatore del Ccd nella provincia a partire dal 1994, ed anche per tale circostanza, è necessaria la dovuta considerazione, in un’epoca dove l’affidabilità è un valore da premiare».

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