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Duplice omicidio
nel catanzarese

bar Revendino, duplice omicidio decollatura

Le due vittime erano nel bar 'del Reventino' ed avevano appena iniziato a consumare una bevanda quando è arrivata una persona, con il volto coperto, che ha iniziato a sparare diversi colpi d'arma da fuoco. Iannazzo e Vescio sono morti all'istante sotto gli occhi attoniti della cameriera del bar che è rimasta illesa. La ragazza, sotto choc, non è riuscita a fornire nessun elemento utile alle indagini. Il killer, dopo aver sparato 7-8 colpi d'arma da fuoco, è uscito dal bar ed è fuggito a bordo di un'automobile di grossa cilindrata guidata da un complice. Mentre nel bar si consumata il duplice omicidio all'esterno dell'esercizio commerciale ci sono state scene di panico tra la gente che si trovava nei pressi dei numerosi esercizi commerciali. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Catanzaro che hanno avviato le indagini. Dai primi accertamenti è emerso che Iannazzo era incensurato mentre Vescio era noto alle forze dell'ordine per fatti risalenti a diversi anni fa. Gli investigatori hanno sentito i familiari e gli amici delle due vittime per ricostruire i loro ultimi spostamenti e per accertare se si trovavano a Decollatura per un appuntamento con altre persone. Di particolare interesse saranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza che si trovano nei pressi del luogo dell'agguato. Sul movente del duplice omicidio, al momento, gli investigatori non escludono nessuna ipotesi anche se le modalità dell'agguato farebbero concentrare l'attenzione dei carabinieri negli ambienti della criminalità. Il Pm di turno di Lamezia Terme, Domenico Galletta, ha compiuto un sopralluogo sul luogo dell'agguato e successivamente ha informato la Dda di Catanzaro. Il sindaco di Decollatura, Anna Maria Cardamone, ha espresso la ferma condanna di tutta la "comunità che è attonita per quanto è avvenuto. Siamo tristi e siamo vicini a quella ragazza che era nel bar al momento dell'agguato e stava facendo il suo lavoro". (ANSA).

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