La Procura generale di Catanzaro ed i difensori dei 26 imputati del processo Why Not, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza, sono ora a lavoro per valutare eventuali ricorsi da presentare alla Corte d'appello. Stamane i difensori dei 26 imputati sono venuti in possesso materialmente delle motivazioni della sentenza, così come i sostituti procuratori generali Massimo Lia ed Eugenio Facciolla. Già in queste ore accusa e difesa stanno valutando quanto hanno scritto i giudici della prima sezione penale del tribunale di Catanzaro, presieduto da Antonio Battaglia e con a latere Adriana Pezzo e Giovanna Mastroianni. Il processo di primo grado si è concluso il 31 luglio del 2012 con nove condanne a pene variabili dai 3 anni e 6 mesi ad otto mesi di reclusione, nove assoluzioni e con il non luogo a procedere per altri otto imputati per la prescrizione dei reati contestati. Al centro del processo c'erano le modalità dell'affidamento da parte della Regione di alcuni servizi a società private che impiegavano lavoratori interinali. (ANSA).
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