L’uso potabile dell’acqua dell’invaso “Alaco” di Brognaturo continua a suscitare preoccupazione non solo tra i cittadini ma anche nel Forum delle associazioni il cui portavoce Antonio D’Agostino invita la Prefettura e l’Asp ad accertare, con metodo scientifico, se il bacino artificiale è idoneo a fornire acqua per uso potabile a circa 400mila persone residenti in 80 comuni delle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria
Il Forum delle associazioni sollecita l’Azienda sanitaria a predisporre: un Piano di prelievi dei campioni dell’acqua che sia aperto, trasparente, concordato con tutti i soggetti preposti e ottemperante a precise linee guide, e a mettere a punto uno studio finalizzato alla realizzazione di case dell’acqua con controlli di qualità h24 al servizio dei cittadini.