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Lamezia, primo
round: affluenza
in calo del 9%

Prima giornata elettorale sottotono in città dove le sezioni si sono un po’ riempite soltanto nel tardo pomeriggio. Scarsa affluenza, Porcellum che blocca ogni scelta reale, pioggia battente e vento sferzante hanno creato un’atmosfera in cui l’entusiasmo è sembrato una vera rarità. Fuori dai seggi non sono apparsi neanche i politici o i loro portatori d’interessi per dare l’ultima spinta al voto. La gente è apparsa incerta, ubriaca dell’over - dose di discorsi politici nelle ultime settimane sui giornali e in tv, a volte anche dimessa. Una sensazione venuta fuori anche soltanto a dare una sbirciatina sulle bacheche lametine di Facebook e Twitter. Fino a cinque anni fa questa era una città di centrodestra, basta guardare i risultati (nella tabella qui accanto) per vedere il Pdl che ha letteralmente doppiato il Pd. Nella tornata elettorale del 2010 la conferma è data dal pieno di voti fatto da Giuseppe Scopelliti alla Regione, ma nel contempo la vittoria ripetuta di Gianni Speranza schierato dalla parte opposta. Questa è la città dove alle elezioni provinciali il primo turno è toccato al candidato di centrosinistra, e il ballottaggio a quello di centrodestra. Tutto questo nello spazio angusto di 15 giorni. I dati sull’affluenza di ieri sono un vero e proprio flop di 9 punti percentuali in meno rispetto alle politiche del 2008. I numeri del ministero dell’Interno sono inattacabili: lo scarto a mezzogiorno era di soli 2 punti, con il 7,23 a fronte del precedente 9,86% degli elettori alle urne; alle 19 lo spread s’è allargato fino a 7 punti, cioè dal 37,20% i lametini sono passati al 30,12%; nella serata, fino alle 22, nessuna corsa alle urne visto che lo scarto è arrivato a circa 9 punti, dal 52,71% del 2008 al 41,57%. Insomma una vera e propria diserzione dei seggi, ed il motivo maggiore è da andare a cercare probabilmente nella forte delusione degli elettori e nella grave crisi economica che s’è abbattuta su tante famiglie. Molto più dell’Imu infatti potrebbe avere influito la chiusura di molte piccole aziende e la perdita di tanti posti di lavoro. Nonche sia andata meglio nel circondario. A Jacurso, ad esempio, lo spread elettorale arrivato a 14 punti, scendendo dal 51,97% di cinque anni fa all’attuale 37,31, molto al di sotto della media calabrese del 41,24% che rispecchia il dato lametino. Altro centro dove s’è votato poco è Cortale, dove lo scarto è pure arrivato a 14 punti: dal 53,59% al 39,57%. Con punte come a San Mango D’Aquino dove lo spread è da record: il 29%. Perchè se nel 2008 il 71,03% dei sammanghesi erano stati bravi elettori questa volta lo sono stati soltanto per il 42,84%. Flop pronunciato anche a Carlopoli con -19% e Falerna con -18%. Oggi si vota fino alle 15.

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