Tutti, ci crediamo oppure no, abbiamo un angelo custode al nostro fianco. Anche i podisti della maratona di Boston e il pubblico che lunedì assisteva alla gara, coinvolti in due terribili esplosioni che finora hanno provocato 3 morti (tra cui un bambino di 8 anni) e 176 feriti. Si chiama Dafne Cardamone, giovane medico di Feroleto Antico alla Boston University School of Medicine che, trovandosi nella zona dell’arrivo, smette i panni di maratoneta, prestando i primi soccorsi dopo le terribili deflagrazioni. E c’è chi sopravvissuto al dramma ne dà il giusto risalto, come il giornalista- runner Antonio Mascolo della redazione di Parma de “La Repubblica”: «Il mio angelo custode si chiama Dafne Cardamone, è una volontaria italiana, calabrese». Cardamone è molto provata dalla tragedia. E sul suo profilo del social network “Facebook” esprime il suo stato d’animo: «Sono molto felice di sapere che tutti i miei amici corridori e le loro famiglie sono sani e salvi. È stato orribile e sono in shock. Correre per me non sarà più lo stesso». Il giovane medico vive negli Stati Uniti per motivi di lavoro. Dopo la laurea all’Università di Torino e il dottorato di ricerca nell’ateneo di San Diego in California, svolge la sua professione alla Boston University School of Medicine. La prestigiosa scuola privata di medicina è stata fondata nel 1848 e conta circa 730 studenti. Gli attestati di stima per il suo gesto non tardano ad arrivare. E non solo sulla rete. La vicenda non passa inosservata, soprattutto a Pietro Fazio, primo cittadino di Feroleto Antico. Che afferma: «Esprimo a nome mio e di tutta la comunità un elogio alla giovane professionista. Siamo particolarmente felici del suo gesto. Cardamone appartiene a una famiglia stimata e conosciuta». Ancora il primo cittadino: «La dottoressa, come tutti i calabresi, s’è prodigata subito nell’aiutare il prossimo, senza pensare nemmeno un attimo alle conseguenze e mettendo a repentaglio la sua stessa vita, considerando la criticità del momento. Una condotta davvero lodevole ». Il sindaco Gianni Speranza dichiara: «Come cittadino e come sindaco di Lamezia voglio sottolineare l’azione solidale della nostra giovane concittadina, la dottoressa Dafne Cardamone, che durante i momenti tragici del gravissimo attentato terroristico di Boston ha aiutato e soccorso i partecipanti alla maratona coinvolti nell’esplosione. Un gran bel gesto». Quella di Boston è la più antica maratona del mondo. Dal 19 aprile del 1897 migliaia di corridori professionisti e dilettanti si ritrovano nella città del Massachusets in occasione del Patriots’ Day, cioè il terzo lunedì di aprile, la festa che celebra l’inizio della Rivoluzione americana. E si distingue anche per essere la prima competizione ad ammettere atleti con problemi di disabilità. L’unico italiano a vincere è stato Gelindo Bordin nel ‘90. Ma anche per Dafne è stata una vittoria.
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