La Procura della Repubblica di Crotone ha chiuso le indagini nei confronti di 12 persone, tra professionisti e imprenditori, coinvolti nell'inchiesta chiamata Energopoli relativa alla presunta truffa sulla mancata realizzazione del Contratto di programma di Scandale (Crotone) per la costruzione di una centrale a turbogas. Il sostituto procuratore della repubblica Luisiana Di Vittorio, ha emesso l'avviso di conclusione indagini nel quale si ipotizzano i reati di associazione per delinquere, riciclaggio, truffa aggravata, falso, estorsione e minacce.
Tra i dodici indagati ci sono l'ex amministratore delegato della Barclays bank Vittorio Maria De Stasio, coinvolto nell'inchiesta in qualità di ex direttore generale di Banca Bipop; Aldo Bonaldi, di Soresina (Cremona) e residente nel Principato di Monaco, accusato di essere l'organizzatore della presunta truffa; Michelangelo Marinelli amministratori della Pianimpianti spa; l'imprenditore pugliese Corrado Ciccolella; Alessandro Argentini, direttore finanziario della Eurosviluppo industriale; Giuseppe Laratta e Andrea Gobbi, amministratori del Consorzio Eurosviluppo.
L'inchiesta nel suo complesso riguarda un finanziamento dell'Ue per 15 milioni di euro, liquidato attraverso l'ex ministero delle Attività produttive e utilizzato per fini diversi da quelli per i quali era stato concesso. La presunta truffa riguarda la mancata realizzazione del Contratto di programma di Scandale, con la costruzione di una centrale a turbogas, di cui il soggetto attuatore è la Eurosviluppo industriale. Per l'accusa ci sarebbe stato un vorticoso giro di denaro che sarebbe incassato dagli indagati e finito in conti esteri nella loro disponibilità.