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Comune, approvato
il Piano di
rientro bis

La scatola della memoria è stata chiusa. Negli scantinati di palazzo “Luigi Razza”, lontano. Il 25 marzo è storia vecchia. Anzi sepolta. Così, ieri. Così per il Piano di rientro bis, approvato in seconda convocazione con 16 voti favorevoli, un astenuto e un contrario. Il Pd ha preferito uscire dall’Aula, l’Udc non si è presentato proprio ai lavori e nella maggioranza Maddalena Basile, ha voluto astenendosi «dare credito» alla scelta del Comune di presentare ricorso al Tar (che ha concesso la sospensiva alla diffida per la dichiarazione di dissesto e che giovedì si esprimerà sul ricorso) ma confermando la sua opinione sul dissesto, per come già si era espressa il 25 marzo. Senza nè credito nè troppe speranze, invece, Stefano Luciano (Ad) ha confermato le sue perplessità sulla strada seguita, annunciando che sarebbe «stato uno di quelli che si assumerà la responsabilità di votare contro» sottolineando che «è dovere ricordare che il dissesto è stato dichiarato nella sede apposita che è la Corte dei conti». Una sonora bocciatura, insomma, la sua, per la manovra che in fondo ha spiegato, «chi paga sono i cittadini». Numeri diversi, numeri nuovi, tranne qualche eccezione. Lontani dal 25 marzo. Quando con 21 voti contrari e 7 favorevoli la manovra non passava.

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