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Politeama e Corso Mazzini
i poli del rilancio

Resteranno delusi i lugubri profeti che annunciano l’imminente chiusura del teatro Politeama «perché non ci sono soldi». Che il piatto pianga è assolutamente vero. Che la Fondazione Politeama sia indebitata fino al collo potrebbe essere una realtà inoppugnabile. Ma che non si trovi il modo di salvare il simbolo della rinascita culturale, il terminale delle radici che affondano nella civiltà magno-greca, be’ su questo si è assolutamente fuori strada. Anzi la soluzione è già stata trovata, al punto che si profila per la prossima stagione un cartellone interessante e assolutamente innovativo, realizzato a costi contenuti e supportato dai fondi europei derivanti dal bando sugli eventi culturali storicizzati vinto dalla Fondazione con il progetto “Catanzaro, i luoghi ritrovati”. Il progetto, che si riallaccia alla precedente esperienza triennale dei “Luoghi ritrovati” che comprendeva la rassegna “La Grande musica per il Cinema”, è stato attualizzato e rivisitato dal direttore artistico del Politeama, Tonia Santacroce, che lo considera un punto di partenza «per restituire al teatro nuova linfa e riconquistare il nostro pubblico». L’inizia - tiva gode di un finanziamento del Por Calabria Fesr 2007-2013 di duecentomila euro, di cui centomila saranno spesi per la prima edizione che andrà in scena nel dicembre 2013, mentre 95.000 saranno utilizzati per la seconda edizione. Un piccolo finanziamento, in forma di compartecipazione, sarà reso disponibile dalla stessa Fondazione. Ma la vera novità sarà il cartellone: non solo grandi nomi di sicuro richiamo, ma anche moltissimi artisti e autori calabresi, chiamati per valorizzare i talenti locali, e una sezione del programma interamente dedicata ai giovani. Il teatro resterà aperto dall’autunno (non a caso ad alzare il sipario sarà il Festival d’Autunno) alla primavera del prossimo anno con spettacoli d’ogni tipo tra cui l’opera lirica (attesissimo l’allestimento a cura di Dario Argento).

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