Nelle oltre mille pagine dell’ordinanza che ha fatto scattare gli arresti dell’operazione “Perrseo” ce ne sono molte dedicate a sette omicidi e ad un tentativo fallito. Tutti ordinati dalla cosca Giampà dal 2004 al 2011. Pietro Pulice fu ucciso il 28 settembre 2005; Vincenzo SpenaeDomenico Vaccaro morirono il 26 ottobre dell’anno dopo; nel 2007 il tentato omicidio di Pasquale GulloePasquale Torcasio detto “Carrà”; Bruno Cittadino assassinato il 31 luglio 2008; Roberto Amendola fu bruciato vivo il 13 novembre di quell’anno; l’esecuzione mafiosa di Giuseppe Chirumbolo risale al il 31 marzo 2010; nello stesso anno l'omicidio di Nicola Gualtieri detto “Coccodrillo”; infine Francesco Torcasio eliminato il 7 luglio 2011. Per ognuno degli omicidi è stata fatta una dettagliata descrizione da parte della squadra mobile di Ctanzaro che ha condotto le indagini anche sulla base delle rivelazioni dei collaboratori di giustizia. Ricostruzione che è stata dettagliatamente riporta dal giudice delle indagini preliminari Abigail Mellace nell’ordinanza con la quale nella scorsa settimana sono finite in manette 66 persone, tra questi anche i mandanti, gli esecutorio e gli assistenti degli omicidi contestati.
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