Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Resta impigliato nella
corda di una boa,
muore a 26 anni

  Il primo fine settimana di agosto è stato funestato da una tragedia. Un ragazzo di 26 anni, Danilo Paparatto, è annegato ieri sera nelle acque di Capo Vaticano. Secondo una prima ricostruzione, il giovane sia rimasto impigliato nella corda di una boa di segnalazione non riuscendo più a riemergere. Forse, ma si tratta soltanto di un’ipotesi, lo stesso giovane era impegnato nel posizionare la boa in fondo al mare e i cavi gli avrebbero reso problematica la risalita. I Carabinieri della Compagnia di Tropea non escludevano, comunque, neanche che il giovane possa essere rimasto vittima di un improvviso malore. Ad accorgersi dell’accaduto è stato un bagnino in servizio sulla spiaggia di Santa Maria, a due passi dallo “Scoglio della Galea”, che, non vedendo il giovane riemergere, ha intuito che potesse essere accaduto qualcosa di grave e ha allertato i soccorsi. Quel tratto di mare, tra l’altro, è noto agli appassionati, per le sue forti correnti che possono mettere in difficoltà anche i più attenti e preparati. Il ragazzo, nonostante l’intervento dei medici del 118, è morto durante il trasporto in ospedale a Tropea. Paparatto era di Ricadi e lavorava come muratore, mentre in estate si occupava del noleggio di canoe e pedalò. Era anche un grande appassionato di acquascooter.

Caricamento commenti

Commenta la notizia