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Le bolle in mare?
Colpa del caldo

  Non è inquinamento. Quelle strane bollicine che i bagnanti stanno notando in questi giorni sulla superficie del mare crotonese sono il risultato di un processo naturale dovuto all’ipossia (mancanza di ossigeno), delle acque. A sostenerlo è la Guardia costiera, a seguito di alcune analisi fatte in collaborazione con l’Arpacal. In pratica l’innalzamento della temperatura fa si che i batteri presenti negli strati superficiali del fondo marino proliferino rilasciando cattivi odori e bollicine, e questo crea una carenza di ossigeno nel mare che porta alla comparsa di quelle bollicine che possono sembrare “schiuma” da inquinamento, ma che invece sono, almeno secondo quando sostengono gli esperti, solo il risultato di un naturale processo biologico. Questo è solo uno dei risultati del monitoraggio sullo stato di salute del mare e delle coste che la Capitaneria di Porto ha reso noto in una conferenza stampa che si è svolta ieri mattina. Il comandante della Capitaneria, il capitano di vascello Antonio Ranieri, il capitano di fregata Domenico Morello e il capitano di corvetta Ivan Bari hanno infatti fornito alcuni dati relativi alla prima parte dell’ope - razione “Mare sicuro 2013”.

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