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Parco Romani, “ballano”
due milioni e mezzo

 Nuovo atto della “guerra” fra l’imprenditore Giuseppe Gatto e la Catanzaro Servizi nello scacchiere di Parco Romani. L’ennesimo passaggio della storia infinita è stato scritto venerdì mattina in Tribunale, al cospetto del giudice civile Anna Maria Raschellà, davanti alla quale sono comparsi i legali di Gatto (Valerio Donato e Francesco Pullano) e della società partecipata (Raffaele Mirigliani), che hanno discusso e depositato memorie nell’ambito della procedura attivata dalla Gatto Costruzioni, la società dell’ex presidente di Confindustria Catanzaro, per il pignoramento di 2,5 milioni di euro legati all’acquisto, da parte della Catanzaro Servizi - oggi affidata al liquidatore Marco Correggia - di una porzione di Parco Romani, dove avrebbe dovuto trovare allocazione la cittadella espositiva fieristica. Com’è andata a finire quella storia lo sappiamo ormai tutti: della Fiera non s’è fatto niente, un’inchiesta penale tuttora in corso conta la bellezza di 12 indagati eccellenti, il centro commerciale non è stato mai completato (156 acquirenti sono appesi a un filo) e la Catanzaro Servizi è sempre più sull’orlo del baratro (con relativa preoccupazione per il personale).

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