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Vigilanza privata,
protetta da cosche e
poliziotti «collusi»

  In particolare ai domiciliari sono finiti il sovrintendente della Polizia Stefano Mercadante, 49 anni, di Vibo; Michele Purita, 46 anni, di Cessaniti, già legale rappresentante dell’istituto di vigilanza privata “Sud Security sas” coinvolta nel 2011 nell’operazione denominata Fox nell’ambito della quale Purita è stato arrestato e processato; Paolo Potenzoni, 33 anni di Tropea soggetto che viene indicato come contiguo alla criminalità organizzata del Vibonese e Carmelo Barba, 31 anni di Vibo. Responsabilità, in merito all’intestazione fittizia di beni, sono state inoltre rilevate a carico di Domenico Lo Bianco, 51 anni, di Vibo, figlio del boss Carmelo (alias “Piccinni”) a capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta referente, per il capoluogo, dei Mancuso di Limbadi. Richieste cautelari non accolte dal gip nei confronti di Michele Cuccione, 55 anni di Vibo; Luciano Santo Chiriano, 56 anni di Stefanaconi e Giovanni Navarra, 34 anni, di Mercato San Severino (poliziotto in servizio al Posto fisso di Tropea e poi trasferito a Potenza), per i quali non sussistono, secondo il gip gravi indizi di colpevolezza.

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