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I familiari di Lampasi
e quel 24 febbraio
«Chi ha visto Massimo
si faccia sentire»

    Il caso di Massimo Lampasi, il giovane di 25 anni misteriosamente scomparso la sera del 24 febbraio del 2013, torna a emergere per un ennesimo appello che viene lanciato dalla famiglia la quale non nasconde la ferma convinzione che qualcuno la sera della sua scomparsa abbia visto qualcosa e non intenda parlare. La speranza si è trasformata in disperazione e i familiari non cessano di supplicare eventuali testimoni a uscire allo scoperto, anche in forma anonima e fornire qualche indizio affinché il giovane possa essere ritrovato vivo o morto. A un anno da quella scomparsa qualcuno potrebbe decidersi a parlare anche perché Massimo in paese era conosciuto da tutti e, quindi, è impossibile che la sera della sua scomparsa qualcuno non l’abbia visto o non l’abbia incontrato per strada. Oltre dodici mesi di stressante attesa hanno messo a dura prova la serenità della famiglia e ormai non si può che pensare al peggio. Nonostante le indagini vadano avanti, si  continua a brancolare nel buio e nessuna notizia è venuta a galla sul giovane che sembra essere stato inghiottito dal nulla. Anche questo fatto crea nei familiari una notevole inquietudine. «Come mai nessuno – dicono le sorelle –ha visto Massimo quella maledetta sera? Massimo era un ragazzo che in paese era conosciuto da tutti e questo fatto ci sembra molto strano».

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