C'è ancora delusione e fermento a Sant'Onofrio, nel vibonese, per il mancato svolgimento della processione dell'Affruntata deciso per protestare contro la decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di far portare le statue alla protezione civile per evitare infiltrazioni della 'ndrangheta nel rito religioso. Piano piano si sta tornando alla normalità ma l'amarezza per quanto accaduto ancora resta considerato che è la prima volta nella storia che non si celebra la processione dell'Affruntata, il rito religioso di Pasqua più sentito dalla popolazione. Stamane nella piazza del paese, abituale luogo di ritrovo della comunità, sono ancora tanti coloro che commentano l'accaduto. Ci sono persone che offrono la loro personale interpretazione sulla vicenda con critiche alle istituzioni ed altri che a gran voce ribadiscono che "non siamo mafiosi". L'intera comunità di Sant'Onofrio ieri ha incassato la vicinanza del vescovo di Mileto, Luigi Renzo, che ha deciso di celebrare la messa di Pasqua proprio per stemperare la tensione pur specificando il suo rammarico per la decisione, da parte della popolazione, di non far celebrare l'evento e invitando i fedeli a guardare oltre perché la Pasqua non è solo l'Affruntata. (ANSA) |
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