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'Ndrangheta, Prefettura
punta i riflettori
su liste elettorali

Ci sono anche due amministratori dichiarati "incandidabili" il 15 giugno dello scorso anno dal Tribunale di Vibo Valentia a concorrere alla carica di consigliere comunale alle elezioni amministrative del 25 maggio prossimo per il rinnovo degli organi elettivi del Comune di Mileto (Vv), sciolto per infiltrazioni mafiose il 6 aprile 2012. Si tratta degli ex assessori Vincenzo Nicolaci e Salvatore Vallone, candidati nella lista "Ripartiamo insieme" che presenta a sindaco Domenico Antonio Crupi, già primo cittadino negli scorsi anni. 
La lista avversaria candida invece a sindaco Rocco Condoleo, anche lui in passato sindaco di Mileto. Nei confronti degli amministratori dichiarati incandidabili è atteso il verdetto della Corte d’Appello, mentre il Tar del Lazio prima, ed il Consiglio di Stato in sede di sospensiva poi, hanno già ritenuto corretto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Mileto disposto dal Ministero dell’Interno. La Prefettura di Vibo è invece impegnata in queste ore ad "attenzionare" le liste presentate a Mileto che, da un primo esame già compiuto, presentano entrambe dei candidati ripetutamente citati in diverse inchieste antimafia. In particolare nelle inchieste denominate "Genesi" e Purgatorio" contro il clan Mancuso. (AGI)

Ci sono anche due amministratori dichiarati "incandidabili" il 15 giugno dello scorso anno dal Tribunale di Vibo Valentia a concorrere alla carica di consigliere comunale alle elezioni amministrative del 25 maggio prossimo per il rinnovo degli organi elettivi del Comune di Mileto (Vv), sciolto per infiltrazioni mafiose il 6 aprile 2012. Si tratta degli ex assessori Vincenzo Nicolaci e Salvatore Vallone, candidati nella lista "Ripartiamo insieme" che presenta a sindaco Domenico Antonio Crupi, già primo cittadino negli scorsi anni. La lista avversaria candida invece a sindaco Rocco Condoleo, anche lui in passato sindaco di Mileto. Nei confronti degli amministratori dichiarati incandidabili è atteso il verdetto della Corte d’Appello, mentre il Tar del Lazio prima, ed il Consiglio di Stato in sede di sospensiva poi, hanno già ritenuto corretto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Mileto disposto dal Ministero dell’Interno. La Prefettura di Vibo è invece impegnata in queste ore ad "attenzionare" le liste presentate a Mileto che, da un primo esame già compiuto, presentano entrambe dei candidati ripetutamente citati in diverse inchieste antimafia. In particolare nelle inchieste denominate "Genesi" e Purgatorio" contro il clan Mancuso. (AGI)

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