Compariranno nelle prossime ore davanti al giudice del Tribunale di Vibo Valentia le persone tratte in arresto nella serata di sabato dai Carabinieri della Compagnia di Tropea, agli ordini del capitano Francesco Manzone, insieme ai colleghi del Nucleo operativo della cittadina diretti dal luogotenente Gaetano Vaccari. Si tratta di undici persone in totale, tutte accusate di rissa aggravata da lesioni. I Carabinieri non hanno reso note le loro generalità. Il fatto, secondo quanto è stato possibile ricostruire in base alle frammentarie informazioni trapelate, è avvenuto intorno alle 18.30 di sabato pomeriggio in largo Galluppi, nel cuore del centro storico cittadino, quando il proprietario di una palazzina del centro ha avviato una vivace discussione con il suo locatario, al quale l’uomo aveva dato in affitto l’immobile. A quanto emerso dalle indagini dei militari, la discussione sarebbe sorta in merito all’utilizzo dell’immobile, che il locatario, senza averne diritto, avrebbe utilizzato come affitta camere. Dalla semplice discussione alla lite furibonda, con tanto di rinforzi da entrambe la parti contendenti, il passo è stato breve. Calci, pugni e parole grosse sono volate nel cuore di Tropea, di fronte ai passanti spaventati. Nella colluttazione, inoltre, un uomo, pur non rendendosene conto, avrebbe colpito una turista incinta che passava, malauguratamente, dalla piazza. La donna, trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino”di Vibo Valentia, è stata trattenuta per alcune ore al fine di eseguire gli accertamenti necessari alla salvaguardia del bambino, ed è stata dimessa poco dopo in buone condizioni di salute. Quattro tra i litiganti, invece, sono rimasti feriti in maniera non grave e tutti con prognosi tra i sette e i dieci giorni. Tutti gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti nelle rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. Dovranno rispondere tutti di rissa aggravata, mentre su uno degli arrestati pende anche l’accusa di esercizio abusivo e indebito di funzione pubblica, per aver dichiarato durante le colluttazioni, pur non essendo vero, di essere un carabiniere. Per tutto il fine settimana, inoltre, i militari della Compagnia di Tropea hanno proseguito in una fitta rete di controlli a tappeto sia al territorio che alla circolazione stradale, senza escludere esercizi pubblici e locali della cittadina, al fine di evitare episodi come quello avvenuto sabato pomeriggio che non possono che offrire un quadro degradato, e degradante, della Perla del Tirreno.
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