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Campanella, evitare i licenziamenti, i sindacati invocano altre soluzioni

 Evitare i licenziamenti sfruttando gli ammortizzatori sociali, sia straordinari che in deroga. Si apre un piccolo spiraglio per i lavoratori di Fondazione Campanella dopo l'incontro di ieri della commissione regionale tripartita richiesto dal management del polo oncologico ed avente ad oggetto l’avvio delle procedure per la riduzione di personale ai sensi della legge 223/1991. Le parti, dunque, su proposta delle segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, hanno deciso di rinviare la discussione alla seduta del 2 settembre, «previo incontro con il presidente della Regione, con la struttura commissariale e con il dirigente generale del dipartimento Salute della Regione Calabria, al fine di verificare la possibilità di ricorrere all’utilizzo degli ammortizzatori sociali mediante richiesta agli uffici competenti, ciò al fine di scongiurare il paventato licenziamento di 180 lavoratori». Le prospettive, comunque, restano nebulose. Non a caso, nell’incontro di ieri si è ribadito «l’urgente necessità, non più procrastinabile – riferiscono i sindacati – di procedere all’ap - plicazione e all’attuazione del protocollo d’intesa del primo ottobre 2013 sottoscritto presso la Prefettura di Catanzaro nonché, con espresso riferimento alle risorse economiche e finanziarie, di richiedere l’esigibilità dei costi sostenuti per la gestione delle unità operative non oncologiche ». Il protocollo al quale si fa riferimento prevedeva, come ribadito più volte dai lavoratori in occasione di numerose manifestazioni di protesta, il passaggio alla Mater Domini delle strutture non oncologiche e - per la sistemazione del personale in esubero - la costituzione da parte dell’azienda Mater Domini, dell’azienda Pugliese-Ciaccio, dell’Asp di Catanzaro, della Regione e dell’Università, di una società a capitale interamente pubblico retta secondo l’istituto dell’in house providing e apprestata per fornire servizi di natura strumentale agli enti soci. Nelle ultime settimane, il passaggio dei reparti è stato effettuato, ma sul secondo punto dell’intesa non si ha alcuna notizia. Da qui le ulteriori preoccupazioni che serpeggiano nel personale. Intanto, il Consiglio regionale ha approvato l’ormai famosa legge individua «nel centro oncologico di eccellenza e di alta specializzazione per la ricerca dei tumori di Germaneto, gestito dalla Fondazione Campanella, la struttura idonea ad assumere il ruolo di centro oncologico di riferimento regionale e a richiedere, compatibilmente con la programmazione sanitaria regionale, il riconoscimento in Istituto di ricovero e cura di carattere scientifico (Irccs) privato con indirizzo oncologico ». ll riconoscimento risponderebbe alla necessità di aumentare il numero di posti letto oncologici da 35 a 80: ennesima illusione o possibile soluzione

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