Stavolta, il postino, non ha bussato manco mezza volta. Tremila lettere regolarmente affrancate e dotate di indirizzi precisi e scritti bene, mai recapitate, sono state recuperate dai carabinieri nell’abitazione di un trentaseienne (S. A.) addetto alla consegna della corrispondenza di un’agenzia nazionale di poste private. Il trentasienenne è stato denunciato a piede libero per sottrazione e soppressione di corrispondenza commessa da persona addetta al servizio delle poste ed interruzione di pubblico servizio. È un titolo di reato lungo per definire una questione piuttosto semplice: invece di consegnare la corrispondenza affidatagli il postino l’aveva per una parte buttata nella spazzatura e per un’altra grande parte tenuta a casa sua. Eppure tutte quelle lettere risultavano regolarmente recapitate. I carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia agli ordini del maggiore Antonio Mancini durante un servizio di controllo preventivo del territoro alla periferia nord della città, nelle contrade Margherita e Gabella, hanno notato nei giorni scorsi due voluminosi involucri abbandonati accanto ad un cassonetto per i rifiuti. Controllati i due pacchi, risultavano pieni di lettere: circa 400, affrancate e recanti indirizzi soprattutto di residenti nella zona. Le indagini dei militari hanno portato ad un’agenzia di poste private in città, e da qui al portalettere incaricato della consegna. È stato così accertato che il trentaseienne al quale la posta era stata affidata non l’aveva consegnata, ma aveva attestato l’avvenuto recapito della corrispondenza smarcando sul palmare in dotazione le singole lettere, senza consegnarle. I carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e lì hanno trovato altri cinque pacchi contenenti 3.000 lettere mai recapitate, risalenti soprattutto all’anno in corso, con solo un centinaio del 2012. Tutta la corrispondenza, dopo essere stata catalogata, è stata restituita all’agenzia di poste private per la consegna ai destinatari.
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