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Agonizzante sussurra:
"E' stato Marcello"

  “Marcello... Marcello... Marcello”. In ospedale, prima di morire, continuava a ripetere quel nome che avrebbe messo i Carabinieri sulla pista giusta: negli occhi aveva impresso il viso di quell’uomo che gli ha sparato contro numerosi colpi di pistola, ferendolo al petto e al torace. È morto al Pugliese di Catanzaro il 33enne Alessandro Morello, ferito ieri mattina poco dopo le 9 in via dei Conti Falluc, nel popoloso quartiere Santa Maria di Catanzaro. La dinamica del fatto di sangue è abbastanza chiara. La vittima stava percorrendo la strada fra abitazioni, supermercati e uffici pubblici a bordo della sua Bmw X1, quando qualcuno che certamente conosceva lo ha fermato. Sceso dall’auto, Morello ha iniziato a discutere con l’uomo che pochi attimi dopo ha estratto una pistola e lo ha freddato lì, in pieno giorno e in mezzo alla strada. L’aggressore è quindi scappato in auto a forte velocità, pare danneggiando alcune macchine posteggiate. Morello è invece rimasto sanguinante per terra, poco distante dalla sua Bmw. Immediati e impeccabili i soccorsi: in pochi minuti, sono arrivati Carabinieri, Polizia e un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito all’ospedale. Ma lì Morello è morto qualche ora dopo: troppo gravi le ferite riportate. Quel nome detto più volte ha suggerito però una pista ai Carabinieri, che sono andati quasi a botta a sicura a prelevare il 39enne Marcello Amato, scovato in mezzo ad alcune decine di persone che si erano radunate in traversa viale Isonzo, zona particolarmente calda e controllata dalla pericolosa criminalità organizzata di etnia rom. Sono stati attimi di grande concitazione: qualcuno, sferrando calci e pugni contro i Carabinieri (due militari sono stati refertati in ospedale con dieci giorni di prognosi), ha tentato invano di evitare il fermo. Il presunto omicida è stato interrogato a lungo e sottoposto all’esame stub; in attesa di ulteriori riscontri è stato comunque posto in arresto. Nel frattempo i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Catanzaro, del Nucleo in vestigativo del Comando provinciale e della stazione di Santa Maria, coadiuvati dai militari del Gruppo operativo Calabria, sono piombati nella zona di viale Isonzo per eseguire perquisizioni mirate. Nella casa del sospettato sono stati sequestrati vestiti che potrebbero risultare utili se le immagini di numerose telecamere di sicurezza, già acquisite, fornissero elementi interessanti. Masoprattutto, in un’area comune dello stesso palazzo, sono saltate fuori tre pistole a tamburo nascoste sotto dei cumuli di materiale edile; le armi, anch’es - se sequestrate, saranno al più presto inviate al Ris di Messina per verificare se una possa essere stata utilizzata nell’agguato.

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