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Sono sempre molto gravi le condizioni del rocciatore calabrese

 Permangono stazionarie le condizioni del rocciatore catanzarese rimasto gravemente ferito in un infortunio sul lavoro avvenuto ieri l’altro in contrada Divieto di Scaletta Marina, mentre era intento ad eseguire lavori di demolizione delle parti cadenti del costone scosceso che sovrasta la statale 114. Bruno Costanzo 26 anni, vittima dell’incidente e che in atto si trova ricoverato nel reparto di Chirurgia Toracica del Policlinico di Messina per le ferite e per il gran numero di traumi riportati nella rovinosa caduta, continua ad essere sottoposto dai medici a delle cure intensive necessarie per fronteggiare la gravità della situazione che avrebbe potuto avere ben peggiori conseguenze. Sulla dinamica dell’incidente pare che ancora non tutto sia stato chiarito e per far piena luce, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, indagano i carabinieri di Scaletta Zanclea guidati dal maresciallo Ivan Barsottini, i quali dopo aver effettuato un accurato sopralluogo nella zona dove si è verificato l’infortunio, hanno posto sotto sequestro il cantiere di contrada Divieto e l’ area sulla quale opera la ” Coes s.r.l.”, l’impresa catanzarese che gestisce per conto del Comune di Scaletta i lavori di messa in sicurezza del costone da dove è precipitato il rocciatore. L’indagine avviata dai militari comunque dovrebbe accertare se l’operaio al momento della caduta fosse munito di casco e delle altre attrezzature di sicurezza e supporto previste quando vengono eseguiti lavori di questo genere. L’incidente occorso al rocciatore calabrese si è verificato nella tarda mattinata di sabato scorso mentre il giovane era arrampicato sul costone ed era impegnato assieme ad altri colleghi, ad ancorare nella parete dei pannelli di protezione. 

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