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Studenti di Catanzaro
a pochi passi dall’orrore

di Francesco Ranieri

Hanno solo sfiorato l’orrore di Tunisi i circa cento studenti dell’Istituto d’istruzione superiore “Enrico Fermi” di Catanzaro. Le sei quinte classi del liceo scientifico e dell’indirizzo socio-psicopedagogico erano impegnate in una gita scolastica che proprio in questi giorni le stava portando in diverse località del Mediterraneo, tra le quali appunto Tunisi.

Ieri mattina, intorno alle 8, la loro nave, la Msc Splendida (partita da Civitavecchia), ha fatto attracco al porto La Goulette della città nordafricana; dal suo ventre i ragazzi sono usciti per il consueto tour a bordo di un pullman che li avrebbe poi condotti lungo uno dei due percorsi turistici che portano i visitatori nei quartieri più pittoreschi della città e nei suoi centri di cultura. Quello che la comitiva catanzarese ha scelto è stato l’itinerario esterno al cuore del nucleo urbano, andando così a visitare le antiche rovine di Cartagine e, dunque, non passando per il centro, con i suoi musei. Una decisione che, alla fine, si è rivelata la più sicura, visto che proprio mentre rientravano sulla nave a bordo del pullman (i cui autisti erano stati allertati dal comando della Msc), e gustavano già il ricordo della full immersion nei colori e profumi nordafricani, hanno appreso la notizia dell’attentato terroristico avvenuto poche ore prima al Museo del Bardo.

Sono stati alcuni genitori, preoccupati da quanto apprendevano nel frattempo dai media italiani, a contattare i propri figli e a informarli direttamente della tragedia che si era consumata a pochi chilometri da loro. Al porto, i ragazzi sono giunti poco prima delle 13 ma la partenza (prevista per le 16) è stata rinviata dalle autorità tunisine per ragioni di sicurezza, tanto che alle 23 la Splendida era ancora ormeggiata. L’attesa si è fatta sempre più estenuante e, nel frattempo, la comitiva catanzarese ha avuto modo di osservare il frenetico viavai all’interno del porto, venendo a sapere che tre dei passeggeri della stessa nave - tra quelli che avevano scelto l’itinerario “fatale” - sarebbero rimasti colpiti nell’attentato rivendicato dall’Isis.

Una delle studentesse dello scientifico, Roberta Bianco, contattata telefonicamente, ha riferito che la loro mattinata «è trascorsa tranquillamente e solo una volta terminato il nostro tour, e devo dire che abbiamo scelto quello fortunato, abbiamo appreso di quanto era accaduto. Ci siamo preoccupati un po’ tutti, certo, ma alla fine, a parte una naturale tensione, non ci siamo mai sentiti realmente in pericolo». Dall’Italia, intanto, i contatti via telefono e via web sono diventati frenetici, anche se difficoltosi proprio per via della mole di chiamate e di dati in viaggio lungo le reti di comunicazione.

Dalla sede dell’istituto d’istruzione catanzarese, il dirigente scolastico Luigi Antonio Macrì ha contattato immediatamente i docenti accompagnatori «che, fortunatamente, mi hanno subito rassicurato sulla condizione degli studenti, spiegandomi che i ragazzi stavano tutti bene, anche se l’impatto di quanto era accaduto li aveva scossi e che erano solo in attesa di ripartire. Di tutto questo ho anche informato il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Diego Bouché, che sta monitorando la situazione ormai da ore». Sul fatto che la nave sia stata bloccata nel porto, lo stesso Macrì ha tranquillizzato spiegando che «noi e alcuni genitori abbiamo contattato l’unità di crisi istituita dalla Farnesina, la quale ha riferito che la nave riprenderà il largo una volta ottenuto il via libera dalle autorità tunisine, cioè quando non ci saranno più rischi per la sicurezza e ci sarà la certezza che tutti i passeggeri siano stati imbarcati».

La notizia che gli studenti del “Fermi” fossero a Tunisi nella tragica giornata di ieri ha chiaramente fatto il giro di Catanzaro e non solo. Il sindaco Sergio Abramo ha affermato di aver tirato «un sospiro di sollievo una volta ottenute dal dirigente Macrì notizie degli studenti in gita a Tunisi». Il primo cittadino ha anche ricevuto numerose telefonate da parte delle famiglie coinvolte, fornendo loro le informazioni acquisite, con l’augurio che possano presto riabbracciare i propri figli

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I ragazzi del Nautico di Pizzo

Il preside: nessun pericolo

Ci sono pure gli studenti dell’istituto Tecnico Nautico di Pizzo Calabro in navigazione lungo le coste della Tunisia. Ieri la loro nave (Costa Fascinoso) avrebbe dovuto attraccare al porto di Tunisi ma l’attacco terroristico ha consigliato il comandate, sempre in stretto collegamento con il ministero degli Affari Esteri, a mantenere la massima prudenza ed adottare delle misure di sicurezza. Una decisione che è stata subito comunicata a tutti i passeggeri. La nave era partita da Civitavecchia lunedì scorso. A bordo per una crociera d’istruzione erano saliti 45 ragazzi frequentanti le quinte classi dell'Istituto tecnico Nautico di Pizzo accompagnati dai rispettivi insegnanti. La nave dopo aver fatto tappa a Palermo, si era diretta a Tunisi ma alla luce dei tragici avvenimenti l’attracco non c'è stato ed ha proseguito la sua rotta verso Barcellona e quindi Marsiglia. A tranquillizzare i familiari dei ragazzi ieri ci ha pensato il preside Francesco Vinci che si è tenuto in continuo contatto con gli insegnanti: «I nostri ragazzi non corrono alcun pericolo».

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